(foto LaPresse)

L'Italexit sarà la fine dell'Italia, non dell'Europa. Parla Lepenies

La rassegna sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di La Vanguardia, Les Echoes, Le Point, Die Zeit, Die Welt, New York Times e Bloomberg Business Week

Intervista al politologo Lepenies: “Se l’Italia lasciasse l’Ue, non sarebbe la fine dell'Unione ma dell’Italia”

Madrid, 18 ott - (Agenzia Nova) - Se l’Italia lasciasse l’Unione europea, non ci sarebbe la fine dell’Unione europea ma dell’Italia per almeno alcuni anni. Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, Wolf Lepenies, politologo e ricercatore presso l’Istituto degli studi avanzati di Berlino, insistendo sul fatto che, in caso di Italexit, Roma “andrebbe in bancarotta nel giro di un paio di giorni”. Interrogato in merito a un’eventuale vittoria alle elezioni europee dei leader Matteo Salvini, Viktor Orban e Marine Le Pen, Lepenies si è detto certo che “non vinceranno” ma ha sottolineano che “forse potrebbero ottenere il 20 per cento dei seggi in Parlamento”. Il politologo ha infine dichiarato che “le maggioranze europee, a cominciare dai tedeschi, rimangono europeiste”.
 
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Italia-Francia: il ministro Salvini in guerra con Parigi

Parigi, 18 ott - (Agenzia Nova) - Il vicepremier e ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, “entra in guerra con la Francia”. Lo scrive il quotidiano francese “Le Point” dopo lo sconfinamento compiuto alcuni giorni fa della gendarmeria francese nel territorio italiano per deportare dei migranti nei pressi di Clavière, in Piemonte. Nonostante le scuse di Parigi, Salvini considera l‘episodio come “un’offesa” per l’Italia. Per l’Eliseo quella del leader leghista è una strumentalizzazione politica “individuale”. Il settimanale ricorda che già nel marzo scorso alcuni doganieri francesi sono entrati nella stazione di Bardonecchia, sul suolo italiano, per controllare i documenti di un migrante. Ad agosto un gruppo di escursionisti è stato fermato da quattro militari francesi vicino Clavière per un controllo.
 
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Ue: presidente Bundesbank Weidmann, Commissione Ue ha ragione a criticare manovra italiana

New York, 18 ott - (Agenzia Nova) - La Commissione europea ha ragione ad essere critica sulla manovra economica dell’Italia: a dirlo il il presidente della Bundesbank, la Banca centrale tedesca, Jens Weidmann. Weidmann ha spiegato che la normalizzazione della politica monetaria aumenterà gli oneri dei paesi altamente indebitati, e che quindi non sono pensabili trattamenti di favore nei riguardi di Roma. Il braccio di ferro tra Italia e Bruxelles riguarda il piano italiano di alzare il deficit al 2,4 per cento del Pil, violando l’obbligo Ue di ridurre il deficit fiscale. “Nell’ambito della necessaria normalizzazione della politica monetaria, i tassi di interesse aumenteranno nuovamente e ciò imporrà un pesante fardello ai paesi fortemente indebitati”, ha detto a Berlino Weidmann, spesso citato come potenziale candidato per sostituire il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.“La Commissione europea ha giustamente fatto un commento molto critico sui piani di bilancio dell’Italia e sulla violazione delle regole”, ha affermato Weidmann. Il commissario europeo per il Bilancio e le risorse, Guenther Oettinger, ha dichiarato che è "assai probabile" una bocciatura della legge di bilancio italiana da parte della Commissione Ue. 
 
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Italia: economista Suedekum, “il problema non è il debito, ma come verrà utilizzato”

Berlino, 18 ott - (Agenzia Nova) - Il problema della legge di bilancio per il 2019 “non è l'aumento del rapporto tra deficit e Pil al 2,4 per cento, ma come questi soldi verranno utilizzati”. È quanto sostiene in un'intervista al settimanale tedesco “Die Zeit” Jens Suedekum, eonomista dell'Università Heinrich Heine di Duesseldorf. Secondo Suedekum, il “vero problema” dell'Italia è “la mancanza di crescita economica dopo la crisi finanziaria”. A causa della debole economia, le entrate dello Stato italiano sono, infatti, “basse e non possono ripagare il debito pubblico”.
 
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Italia: il governo continua la sua deriva verso l’illiberalismo

Parigi, 18 ott - (Agenzia Nova) - L’inesorabile deriva dell’Italia verso “l’illiberalismo”. Questo il titolo di un editoriale pubblicato da “Les Echos”, in cui si afferma che Roma “preoccupa sempre di più” per la sua legge di bilancio, mentre il Movimento 5 Stelle e la Lega “hanno fatto dell’intimidazione la caratteristica principale dell’esercizio del potere”. Il leader leghista ha esultato per l’arresto del sindaco di Riace, Domenico Lucano, mentre il suo alleato pentastellato, Luigi Di Maio, ha espresso soddisfazione per “la morte programmata dei giornali”. Con “una lunga lista di promesse inconciliabili e incompatibili con lo stato delle finanze pubbliche” il governo di coalizione vuole aumentare la fratture tra “elite tecnocratiche arroganti e popolo oppresso”. 
 
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Matera: dalla povertà a capitale europea della cultura

Berlino, 18 ott - (Agenzia Nova) - Nel 2019, Matera sarà capitale europea della cultura. La principale attrazione della città sono i sassi: un tempo abitazioni simili a caverne senza acqua né corrente elettrica, oggi importanti poli culturali. Lo riferisce il quotidiano tedesco “Die Welt”, che dedica a Matera un ampio articolo in cui vengono presentate le principali attrattive della città, sul piano culturale come su quello della ristorazione. “Die Welt” nota, infine, come a Matera l'elezione dell città a capitale europea della cultura per il 2019 abbia generato “tanto orgoglio quanto scetticismo”. In particolare, parte dei cittadini si chiede se e come Matera potrà “sostenere tanta celebrità”.
 
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