La squadra dei sottosegretari della Lega, radunata intorno al leader Matteo Salvini (Ansa)

Il Bi e il Ba

Il segretario del sottosegretario, eroe dei nostri tempi

Guido Vitiello

A questa negletta figura lo scrittore Augusto Frassineti, grande iniziatore ai misteri dei ministeri, dedicò nel 1963 un encomio satirico, “Leggina Leggina Legge Regina”. Un pensiero per tutti i sottoborgonzoni e i sottosibilia

La popolazione accampata sulla nostra penisola si divide tra chi s’indigna rumorosamente per i sottosegretari e chi trova comica anche soltanto la parola: sottosegretario. Io appartengo alla seconda metà. E quando sento i compatrioti della prima metà lamentare che non si poteva cadere più in basso di così, che abbiamo toccato il fondo, ebbene, costoro dimenticano che il sottosegretario avrà a sua volta un segretario che lo aiuti nel disbrigo dei suoi sottoaffari, e che dunque al di sotto del sottosegretario (fatta salva la sedia su cui il sottosegretario medesimo siede) c’è anche il segretario del sottosegretario.

 

A questa negletta figura lo scrittore Augusto Frassineti, grande iniziatore ai misteri dei ministeri, dedicò nel 1963 un encomio satirico, “Leggina Leggina Legge Regina”, raccontandone la discreta e laboriosa ascesa per i gradi angelici della burocrazia. Cominciava così: “Quella ridente mattina di marzo, il segretario del sottosegretario era, come si dice, in giornata”. Preparato anche ad affrontare “la massa degli impronti usi a non considerare per nulla, anzi a ignorare del tutto il fatto decisivo (tale è del resto la condizione tragica e necessaria che fa di ogni alto funzionario ministeriale un eroe dei nostri tempi) che lui era ed era là”. Dedica almeno un pensiero, o tu che passi, ai sottoborgonzoni e ai sottosibilia.

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