foto LaPresse

Torniamo in pista?

Roberto Maroni

Una buona notizia e l'autonomia negata

La settimana passata ci ha portato due notizie di segno opposto. La prima molto bella: Massimo Garavaglia è stato assolto nel processo che lo vedeva imputato a Milano per turbativa d’asta. Un processo che non doveva esserci, per un’accusa ridicola, che ha colpito una persona onesta e generosa, un politico competente, un amico sincero. Sono davvero felice per Massimo, che potrà adesso continuare a ricoprire al Mef (sempre che il governo regga) quel ruolo strategico da viceministro che lui svolge in modo esemplare, con grande capacità e concretezza ambrosiana.

 

La seconda notizia è invece pessima: chiusura totale da parte del governo alle richieste di autonomia differenziata (vera) di Lombardia e Veneto. L’ultimo vertice romano ha mandato su tutte le furie i governatori Fontana e Zaia. Sono volate parole grosse all’indirizzo del premier Conte, indicato come regista di una cialtronata e artefice di una trattativa fallimentare. Tensione alle stelle tra Lega e M5s. Governo sull’orlo della crisi? Elezioni politiche anticipate alle porte? Giovedì sarà il D-day, vedremo. Da leghista, da amico, dico al Capitano: non accontentarti, non rinunciare ai grandi vantaggi fiscali che io e Zaia abbiamo garantito al nord firmando con l’allora governo Gentiloni un accordo sull’autonomia che prevede la riduzione del residuo fiscale, più risorse alla scuola e costi standard in sanità. L’autonomia negata sta tornando a infiammare gli animi dei nordisti delusi. Ci toccherà tornare in pista? Stay tuned.