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Feltrinelli d'epoca

Il nuovo inquilino dell'ex libreria di via Manzoni a Milano, Pineider, ha fatto qualche ricerca e trovato due incredibili e graditissime sorprese: uno strepitoso lucernario e due finestroni che si affacciano sul cortile del Poldi Pezzoli

Cicip. Al momento di presentare il progetto di restauro e ripristino del grande spazio su due piani di via Manzoni dove, fino alla morte di Inge Feltrinelli che la preferiva sopra ogni altra, risiedeva la libreria eponima, il nuovo inquilino, Pineider, ha fatto qualche ricerca e trovato due incredibili e graditissime sorprese: uno strepitoso lucernario e due finestroni che si affacciano sul cortile del Poldi Pezzoli. Entrambi erano occultati da cartongesso e pittura in uno di quegli scellerati piani architettonici che andavano per la maggiore nell’ultimo quarto del ’900 e su cui le sovrintendenze chiudevano sempre un occhio. Innamorato di quell’affaccio sul museo simbolo della Milano perbene che Annalisa Zanni ha reso di nuovo punto di incontro e di scambio, il ceo del gruppo Rovagnati che qualche anno fa ha acquisito l’antichissima maison di cancelleria fiorentina, Stefano Ferrari, sta lavorando al progetto di un “writers club”, tre tavolini e una decina di sedie, da mettere a disposizione di firme del giornalismo e della saggistica per incontri, anche personali. 

 

Ciciap. Al Maggio Musicale Fiorentino, Cristiano Chiarot ha lasciato in eredità ad Alexander Pereira una nuova stagione abbastanza strepitosa. Ancora tenuto sottotraccia, il progetto ruota attorno a sette eroine della lirica, da Madama Butterfly a Carmen, tutte portate in scena da Maria Callas, ed è firmato da Marko Nikodijevic e Marina Abramovic che, dice, si sente “molto simile alla grande soprano, anche nelle pene d’amore. Mostrerò solamente delle morti di donna, una dopo l’altra”. Le “7 deaths of Maria Callas”, nuovo allestimento in coproduzione con la Bayerische Staatsoper, Deutsche Oper Berlin, Greek National Opera e Opéra National de Paris, sarà rappresentato dal 4 al 6 giugno, avrà Willem Dafoe come interprete su schermo, Whitney Morrison, Leah Hawkings e Selene Zanetti in palcoscenico e, chicca assoluta, i costumi di Riccardo Tisci, direttore creativo di Burberry. “Superexcited” la comunità della moda e dell’arte che lunedì sera, per l’apertura di Pitti Uomo organizzata dal Centro di Firenze per la Moda Italiana, ha potuto avvicinarsi all’ormai classica formula-Pereira per gli eventi sponsorizzati: concerto delle voci dell’Accademia e cena sul palcoscenico, un binomio di effetto che i frequentatori del Teatro alla Scala conoscono molto bene.

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