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Gran milano

Oltre le week: il boom dei saloni moda con l'artigiano al lavoro

Fabiana Giacomotti

Al centro di Rho Fiera la qualità tecnica e l'arte dell'artigianato. In prima fila Lineapelle che con un'ampia offerta di workshop artigianali e design attrae sempre più buyer internazionali 

Finiti gli anni in cui ci si vantava con gli amici del divano Cappellini e della lampada di Tom Dixon, insistendo cioè sul brand, adesso il motivo di sfoggio è la conoscenza delle tecniche, se non addirittura dell’artigiano stesso, che l’ha creato. Come dire, gli “artigiani della qualità” in versione elegante: si mostrano le cuciture del divano, la costruzione del soprammobile, si esibisce la conoscenza dei processi di politura dei marmi. Dunque, ha molto senso che i saloni della moda e dell’accessorio, Micam, Mipel, The One, Milano Fashion&Jewels, Lineapelle, da anni a Rho Fiera in una logica di sistema piuttosto inedita per il paese, abbiano da un lato accorpato le fiere tecniche, come Simac Tanning Tech, e dall’altra sviluppato interrelazioni con altri settori, vedi proprio Lineapelle con il design e con workshop artigianali, in una logica di diversificazione dei mercati.

Nonostante una fase congiunturale molto “complessa”, che è l’aggettivo usato da tutti gli operatori per non dire difficilissima, premiante solo per le poche punte di eccellenza assoluta e indipendenti (nel distretto fiorentino della pelletteria, la crisi delle aziende che producono per i brand del lusso è un dato evidenziato anche dall’aumento della richiesta di cassa integrazione, mentre Confindustria Firenze e alcune sigle sindacali hanno presentato un Patto di sistema che minimizzi gli impatti sulla filiera), le fiere della moda si sono chiuse con un totale di 40.821 visitatori professionali di cui il 45 per cento proveniente dall’estero. In particolare dall’Unione europea si sono rivelate alte le presenze da Francia, Germania, Spagna e Grecia, mentre dai mercati extra europei sono giunti segnali positivi da Giappone, Cina, Kazakistan e Regno Unito.

Per Lineapelle, che in ovvio anticipo su tutti gli altri settori presentava la collezione primavera-estate 2025, gli operatori sono aumentati a quota 25.376, con una prevalenza di ingressi di buyer da Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Turchia, Stati Uniti e Cina. Presidenza e gestione della fiera sviluppata da UNIC si stanno anche muovendo strategicamente anche sul fronte della comunicazione e del marketing per scollegare la kermesse dal mero concetto espositivo, poco premiante in questi anni social e di valorizzazione della spettacolarità: da questo deriva l’aumento a sei delle sfilate di Lineapelle Designers Edition e il debutto di Lineapelle Interiors / Leather Duets, mostra di cultura di impresa che ha messo in scena una serie di installazioni, ognuna legata a un progetto esclusivo condiviso tra un’azienda produttrice di pelle made in Italy e un’azienda di arredamento. Par di capire che il prossimo passo sia una partnership con il Salone del Mobile e la Design Week.
 

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