La distopia della prescrizione
Terminare un processo nei tempi era l’unico assillo di giudici e avvocati. E ora?
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Nessuna mediazione sulla prescrizione
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Salvare la prescrizione
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Italia Viva apre lo scontro con il Pd sulla prescrizione
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Il processo infinito, un'ingiustizia per tutti
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Gian Carlo Caselli e la prescrizione
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Il legislatore dissoluto
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Una lezione di diritto da Gherardo Colombo per il vaffanculotto Bonafede
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Il super anno di Mattarella (giustizia a parte)
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Non hanno abolito la povertà, ma la prescrizione sì
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Andare a vedere il bluff sulla prescrizione
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Tempo senza giustizia
Distopia e prescrizione. Se il ministro della Sanità, al fine di combattere l’anomala morìa di pazienti in un ospedale disastrato, si limitasse ad abolire le certificazioni di morte, il provvedimento verrebbe definito abnorme ossia tanto aberrante da meritare di essere considerato pericolosamente bizzarro. Lo stesso se il ministro dei Trasporti, ossessionato dai continui ritardi ferroviari, per farla finita abolisse i treni. Più o meno quello che si rischia possa accadere in relazione all’ultima riforma della prescrizione : visto che il sistema è tanto disorganizzato e tanto lento da non riuscire nemmeno in 25 anni a provare la responsabilità del signor Tizio e da incappare dunque troppo spesso nella prescrizione, il ministro della Giustizia ed i suoi accoliti hanno deciso di risolvere la questione a modo loro. Tenteranno di risanarlo? Non sia mai, sarebbe davvero troppo complicato! Pare abbiano pensato di risolvere i problemi assicurando al sistema tutto il tempo che vuole, anche l’eternità se necessaria per capire. E’ l’uovo di Colombo e nessuno se ne era accorto prima.
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