Europa Ore 7

Orbán trionfa in Ungheria (ed è un guaio per l'Ue)

Il massacro di Bucha spinge l'Ue a nuove sanzioni, Morawiecki chiede un Consiglio europeo straordinario, la Commissione lavorava a un pacchetto di sanzioni senza l'energia. La Lituania fa l'embargo unilaterale alle importazioni di gas russo e la Finlandia deciderà prima dell'estate sulla Nato

David Carretta

“Abbiamo ottenuto una grande vittoria, una vittoria così grande che la si può vedere dalla luna. Sicuramente può essere vista anche da Bruxelles”, ha detto ieri il primo ministro ungherese, che ha ottenuto il suo quinto mandato, il quarto consecutivo dal 2010

Viktor Orbán ieri ha ottenuto un quinto mandato come primo ministro dell'Ungheria, il quarto consecutivo dal 2010, dopo che il suo Fidesz ha ottenuto una schiacciante vittoria sulla coalizione dell'opposizione unita guidata da Péter Márki-Zay nelle elezioni legislative. Una campagna elettorale sostanzialmente blindata ha permesso a Orbán di mantenere la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi in Parlamento. Secondo i risultati preliminari, Fidesz avrebbe anche conservato la maggioranza assoluta dei due terzi che gli permette di cambiare a piacimento la costituzione. Il partito di Orbán ha ottenuto oltre il 50 per cento dei voti, contro meno del 40 per cento della coalizione di opposizione di Márki-Zay. A sorpresa un nuovo partito di estrema destra, Mi Hazánk, fondato nel 2018 da dissidenti del Jobbik, ha rotto il duopolio superando la soglia di sbarramento del 5 per cento per entrare in Parlamento. L'opposizione ha denunciato una serie di irregolarità prima e durante il voto. C'è attesa per il rapporto della missione di osservazione elettorale dell'Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa che sarà pubblicato oggi. Ma è indubbio che Orbán è riuscito a sventare la sfida più seria al suo monopolio sul potere degli ultimi dodici anni.

“Abbiamo ottenuto una grande vittoria, una vittoria così grande che la si può vedere dalla luna. Sicuramente può essere vista anche da Bruxelles”, ha detto ieri Orbán. Effettivamente gran parte dell'Unione europea aveva silenziosamente fatto il tifo per Márki-Zay prima del voto. Nessuna voce istituzionale aveva osato fare apertamente campagna a favore dell'opposizione. La Commissione e la presidenza francese del Consiglio dell'Ue avevano preferito rinviare decisioni e dibattiti sullo stato di diritto in Ungheria per non essere accusate di immischiarsi nel voto. Ma, tra deriva illiberale dell'Ungheria, sfida alla primazia del diritto comunitario, veti sui provvedimenti dell'Ue che richiedono l'unanimità e tentativo di organizzare una famiglia politica nazionalista e anti-europea, Orbán è diventato un vero problema.

Nell'ultimo mandato del primo ministro si sono moltiplicati i conflitti con l'Ue su stato di diritto, politiche migratorie, legge ungherese anti-Lgbt, Green deal, piano di Recovery e sostegno ai secessionisti serbo-bosniaci in Bosnia-Erzegovina. La Commissione, con le sue procedure di infrazione, si è dimostrata inefficace nel fermare la deriva illiberale. Gli altri governi dell'Ue non hanno mai voluto andare fino in fondo per sanzionare l'Ungheria. Ma la scelta di neutralità di Orbán nella guerra di Vladimir Putin Ucraina potrebbe essere la rottura di troppo. Nella settimana che ha preceduto il voto, gli altri paesi del gruppo di Visegrad – Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia – hanno deciso di boicottare l'Ungheria di Orbán. Come abbiamo spiegato sul Foglio, il cavallo di Troia di Russia e Cina nell'Ue si ritrova sempre più isolato.

“Abbiamo vinto contro la sinistra ungherese, contro la sinistra internazionale, contro la burocrazia di Bruxelles, contro la macchina di Soros e perfino contro il presidente dell'Ucraina”, ha detto Orbán nel suo discorso di vittoria. L'Ungheria ha messo il veto a un embargo su gas e petrolio contro la Russia e ha rifiutato di fornire o far transitare armi destinate all'Ucraina per resistere alla guerra di Putin. Gli appelli a isolare Orbán dentro il Consiglio europeo sono destinati a moltiplicarsi. “I brogli elettorali sembrano dare frutti per Orbán, il compare europeo del macellaio del Cremlino, Il presidente del Consiglio europeo farà finta che sia tutto normale e che Orbán è solo uno dei loro?”, ha chiesto l'eurodeputata olandese di Renew, Sophie in't Veld.

La vittoria di Orbán è destinata a ringalluzzire il campo sovranista. La francese Marine Le Pen è stata tra i primi a felicitarsi con Orbán per “la sua schiacciante vittoria nelle elezioni legislative in Ungheria. Quando il popolo vota, il popolo vince”, ha detto le Pen. A meno sei giorni dal primo turno delle  presidenziali in Francia, i sondaggi dicono che ci sarà un ballottaggio tra Emmanuel Macron e Le Pen. Come spiega sul Foglio Paola Peduzzi, in una campagna elettorale che non si sente, perché sommersa dalle preoccupazioni internazionali per la guerra in Ucraina, si sta insinuando un dubbio: pensavamo che Donald Trump non potesse vincere e ha vinto, pensavamo che Vladimir Putin non potesse invadere l’Ucraina e l’ha invasa, pensiamo che Macron non possa perdere e…?

 


Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 4 aprile, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Il massacro di Bucha spinge l'Ue a nuove sanzioni - I leader dell'Unione europea ieri hanno condannato il massacro di civili ucraini commesso dalle forze russe che si sono ritirate da Bucha, annunciando un'accelerazione sul quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia.. "Scioccato dalle immagini inquietanti delle atrocità commesse dall'esercito russo nella regione liberata di Kyiv", ha detto il presidente del Consiglio europeo: "Ulteriori sanzioni e sostegno dell'Ue sono in arrivo". La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è detta "inorridita dalle notizie di orrori indicibili" a Bucha: "Un'inchiesta indipendente è urgentemente necessaria e gli autori di crimini di guerra devono essere portati davanti alla giustizia". La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che nel fine settimana è stata a Kyiv in una visita di solidarietà all'Ucraina, ha spiegato che Bucha "è la fredda realtà dei crimini di guerra di Putin. Il mondo deve essere consapevole di ciò che sta accadendo". Per Metsola, devono essere imposte "sanzioni più dure".

Ministri, premier e presidenti chiedono sanzioni (ma quali?) - Il ministro tedesco degli Esteri, Annalena Baerbock, ha annunciato che "inaspriremo le sanzioni". Anche diversi capi di stato e di governo si sono espressi per l'adozione di nuove sanzioni. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha promesso “ulteriori misure” nei prossimi giorni. "Le autorità russe dovranno rispondere di questi crimini", ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron. "Abbiamo bisogno di un quinto pacchetto di sanzioni forti dell'Ue il più presto possibile", ha detto la premier estone, Kaja Kallas. L'interrogativo è se l'Ue si spingerà fino a imporre un embargo sulle importazioni dalla Russia di petrolio e/o gas.

Morawiecki chiede un Consiglio europeo straordinario - Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ieri ha chiesto la convocazione urgente di un Consiglio europeo straordinario "sui crimini russi e su sanzioni efficaci". Secondo Morawiecki i quattro pacchetti di sanzioni adottati finora "non funzionano". Per il premier polacco, "l'Ue deve confiscare tutti gli attivi russi nelle banche occidentali così come quelli degli oligarchi russi. Deve tagliare tutte le relazioni commerciali con la Russia senza ritardi. Il denaro europeo deve smettere di affluire al Cremlino". Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ieri ha spiegato di essere a conoscenza del contenuto del quinto pacchetto di sanzioni e di ritenerlo insufficiente. "Se vediamo il pacchetto adottato così com'è ora, dovremo esprimerci pubblicamente" per criticare "l'inadeguatezza della risposta", ha detto Kuleba.

La Commissione lavorava a un pacchetto di sanzioni senza l'energia - “Stiamo lavorando a ulteriori pacchetti di sanzioni” contro la Russia per la sua guerra in Ucraina, aveva detto il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio, prima della scoperta del massacro di Bucha. Il ministro degli Esteri della Lettonia, Edgars Rinkevics, ieri ha chiesto nuovamente "sanzioni piene dell'Ue sull'energia" e "la chiusura dei porti". Ma fino a Bucha le sanzioni contro petrolio e gas non erano nell'agenda della Commissione, e nemmeno misure per chiudere i porti alle navi russe. Sabato Gentiloni aveva voluto subito chiarire che le nuove sanzioni “non comprendono il settore energetico in questo momento”. Il principale obiettivo è di “cercare di limitare la possibilità che ci siano dei buchi, delle possibilità di aggiramento di queste sanzioni”, ha spiegato il commissario. Ma Gentiloni ha anche indicato quali potrebbero essere i prossimi settori dell'economia russa colpiti dall'Ue. Gli Stati Uniti hanno presentato misure per colpire "tecnologie e filiere che sono direttamente collegate con l'industria militare russa. Questo è un percorso che può essere seguito anche dall'Unione", ha detto Gentiloni.

Proposta sul tetto al prezzo del gas “entro fine mese” - Il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, sabato ha annunciato che la Commissione farà una proposta sul tetto al prezzo del gas all'ingrosso “entro la fine del mese”. Tuttavia, Gentiloni ha riconosciuto che “l'argomento è complicato dal punto di vista tecnico, perché ci sono diverse opinioni politiche e variabili sull'impatto che può avere un tetto al prezzo del gas all'ingrosso”.

La Lituania fa l'embargo unilaterale alle importazioni di gas russo - La Lituania da sabato ha smesso di importare gas russo per il consumo interno, diventando il primo paese in Europa ad assicurare la sua indipendenza dalla Russia, ha annunciato sabato il ministero dell'Energia. "Da questo mese in poi, mai più gas russo in Lituania”, ha detto il presidente Gitanas Nauseda, spiegando che la decisione è di rompere "i legami energetici con l'aggressore. Se noi possiamo farlo, anche il resto d'Europa può farlo", ha spiegato Nauseda. La Lituania ha sostituito il gas russo con gas naturale liquefatto importato grazie al terminale di Klaipeda. "In queste circostanze, la richiesta della Russia di pagare per il gas in rubli diventa senza significato, perché la Lituania non ordinerà più gas e non si aspetta di dover effettuare ulteriori pagamenti", ha detto il ministero dell'Energia lituano. Gli altri due paesi baltici, Lettonia ed Estonia, potrebbero seguire la Lituania in una coalizione dei volenterosi per imporre immediatamente la fine delle importazioni. Uldis Bariss, l'amministratore delegato della rete di connessione baltica, ha detto che nessuno dei tre paesi sta ricevendo gas dalla Russia.

 

La Finlandia deciderà prima dell'estate sulla Nato - Il primo ministro finlandese, Sanna Marin, sabato ha annunciato che una decisione sull'adesione alla Nato dovrebbe essere presa prima dell'estate. Parlando a una riunione del suo partito socialdemocratico, Marin ha spiegato che "la Russia non è il vicino che pensavamo fossimo". Una decisione sull'adesione della Finlandia alla Nato deve essere presa "rapidamente", ha detto Marin, senza rivelare pubblicamente la sua posizione.

 

L'Ue sbatte contro l'amicizia solida come una roccia di Xi e Putin - Il vertice Ue-Cina di venerdì è stato un fallimento. Ursula von der Leyen e Charles Michel speravano di convincere Xi Jinping a condannare la guerra di Vladimir Putin in Ucraina, a usare la sua influenza per far cessare i combattimenti, o almeno prendere le distanze dalla Russia e impegnarsi a non aggirare le sanzioni occidentali. Il presidente cinese ha risposto che l'Ue deve "comprendere in modo autonomo" la Cina, il che significa prendere le distanze dagli Stati Uniti. Sul Foglio spieghiamo che Bruxelles e Pechino parlano due lingue diverse sull'Ucraina: gli avvertimenti sui rischi per la reputazione della Cina non bastano a intaccare il pensiero strategico di Xi.

Eurogruppo brancola nel buio degli scenari economici della guerra - I ministri delle Finanze della zona euro si ritrovano oggi a Lussemburgo per il loro terzo Eurogruppo di guerra, ma non hanno idee chiare su ciò che attenderà l'economia della moneta unica. “La guerra peserà inevitabilmente sull'attività economica”, ci ha detto una fonte dell'Eurogruppo: “Accadrà in modi che stiamo ancora scoprendo. L'incertezza è molto alta” perché “gli sviluppi della situazione geopolitica sono difficili da predire, la pandemia non è finita e c'è la possibilità di perturbamenti delle catene di approvvigionamento”. In questo momento le istituzioni della zona euro “stanno valutando l'economia sulla base di scenari invece che di previsioni”, ha spiegato la fonte. “La zona euro rimane molto resiliente, ma la crescita sarà significativamente più bassa di quanto avevamo anticipato precedentemente”. Di quanto? Dal 4 per cento di crescita “a meno del 3 per cento”, ha anticipato la fonte. E potrebbe peggiorare. “Ogni turbativa sul gas da parte della Russia ha implicazioni per l'economia della zona euro”. A Cernobbio, annunciando che presenterà le prossime previsioni economiche il 16 maggio, il commissario Paolo Gentiloni ha escluso “tendenze recessive”.

L'Eurogruppo rinvia la discussione su riforma e sospensione del Patto di stabilità - Vista l'elevata incertezza, i ministri delle Finanze della zona euro non discuteranno né della proroga della clausola di salvaguardia generale che durante la pandemia aveva permesso di sospendere il Patto di stabilità, né di revisione delle regole fiscali. Sulla clausola di salvaguardia generale “non si può escludere che questa sia una questione che alcuni ministri solleveranno, ma non è nell'agenda. Non discuteremo la governance fiscale in questo incontro”, ci ha detto la fonte dell'Eurogruppo. Eppure a Cernobbio il commissario Paolo Gentiloni si è detto convinto che le “notevoli incertezze” che circondano l'economia della zona euro rendono “la discussione sulla riforma del Patto di stabilità più importante, non meno importante”. Con un'economia che rallenta "avere delle regole troppo rigide, tornare a delle regole troppo rigide sarebbe controproducente", ha avvertito Gentiloni.

La Bce brancola nel buio su normalizzazione monetaria e guerra - L'inflazione nella zona euro ha raggiunto il livello record del 7,5 per cento in marzo, secondo la stima flash pubblicata venerdì da Eurostat. E' un dato che, se confermato, darà fiato ai falchi della Banca centrale europea che vogliono accelerare sulla fine degli acquisti di titoli e il rialzo dei tassi di interessi. A Cernobbio, il governatore della Banca centrale olandese, Klaas Knot, ha detto che la Bce potrebbe mettere fine agli acquisti di titoli già a settembre (all'inizio invece che alla fine del terzo trimestre) e iniziare subito ad alzare i tassi. La tedesca Isabel Schnabel, membro del direttorio della Bce, ha spiegato che "continuare il percorso di normalizzazione" monetaria è "la strada appropriata". Ma Schnabel ha anche aggiunto che "la velocità della normalizzazione dipenderà dalle conseguenze economiche della guerra, la gravità dello shock dell'inflazione e la sua persistenza". Dentro la Bce c'è chi inizia ad avere dubbi. Il capo-economista Philip Lane ha detto alla Cnbc che "se le previsioni si deterioreranno al punto che le prospettive di inflazione si indeboliranno", la Bce potrebbe ripensarci sulla normalizzazione.

 


Il calendario della settimana in Europa

Lunedì 4 aprile

– Eurogruppo

– Consiglio Cultura, educazione e sport

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sulla direttiva sulla tassazione minima; la revisione del sistema degli scambi di emissioni Ets; l'uso di veicoli senza conducenti per il trasporto di beni su strada; il futuro della pesca nel Canale della Manica, il Mare del Nord, il Mare irlandese e l'Oceano atlantico)

– Commissione: discorso della vicepresidente Vestager davanti al Parlamento del Lussemburgo

– Eurostat: dati sull'impatto del Covid sul commercio internazionale

 

Martedì 5 aprile

– Ecofin

– Consiglio Cultura, educazione e sport

– Parlamento europeo: question time con von der Leyen sui due anni di mandato e l'implementazione delle sue priorità politiche

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sulla protezione dei bambini che fuggono dalla guerra in Ucraina; l'infrastruttura energetica transeuropea; la sicurezza dell'Ue e lo Strategic compass; la situazione in Afghanistan e in particolare i diritti delle donne; l'esito del vertice Ue-Cina)

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla conservazione dei dati personali ai fini della lotta contro gravi delitti

– Eurostat: dati preliminari sui conti delle famiglie e delle imprese nel quarto trimestre del 2021; dati sulla bilancia dei pagamenti del quarto trimestre del 2021

– Nato: conferenza stampa del segretario generale, Jens Stoltenberg, in vista della ministeriale Esteri

 

Mercoledì 6 aprile

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sul Consiglio europeo del 24 e 25 marzo e la guerra della Russia in Ucraina; la cooperazione e le similarità tra il regime di Putin e i movimenti di estrema destra e separatisti in Europa; la procedura dell'articolo 7 del trattato contro Polonia e Ungheria; le violazione dei diritti di asilo e non respingimento in alcuni stati membri; il meccanismo di valutazione Schengen; la situazione dei diritti umani in Corea del Nord; la situazione dello stato di diritto in Guatemala, La repressione crescente in Russia, incluso il caso Navalny)

– Nato: riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica

– Consiglio europeo: il presidente Michel incontra il presidente della Repubblica dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, e il primo ministro della Repubblica d'Armenia, Nikol Pashinyan

– Commissione: la vicepresidente Vestager in visita a Washington (fino a venerdì)Commissione: il commissario Gentiloni riceve il direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia, Fatih Birol

– Commissione: la commissaria Simson partecipa al Delphi Economic Forum

– Banca centrale europea: lectio magistralis di Fabio Panella all'Università di Cassino

– Banca centrale europea: Philip Lane partecipa al Delphi Economic Forum

– Consiglio: riunione del Coreper

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Eurostat: dati sul turismo a gennaio del 2022; dati sui prezzi alla produzione industriale a febbraio del 2022

 

Giovedì 7 aprile

– Consiglio Agricoltura e pesca

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sulla situazione delle comunità rom nell'Ue; sul diritto alla riparazione; sulla salute mentale)

– Nato: riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell partecipa alla riunione del G7 dei ministri degli Esteri e incontra il segretario di Stato americano, Antony Blinken

– Commissione: la presidente von der Leyen in Svezia per il via libera al piano nazionale di ripresa e resilienza

– Commissione: la vicepresidente Suica a Roma partecipa alla Conferenza del Consiglio d'Europa sui diritti dei bambini

– Commissione: i commissari Hahn e Gentiloni partecipano al Delphi Economic Forum

– Commissione: il commissario Gentiloni riceve il governatore del Consiglio della Banca europea di sviluppo, Carlo Monticelli

– Banca centrale europea: pubblicazione del resoconto della riunione del Consiglio dei governatori del 9 e 10 marzo

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sullo status dei giudici di pace in Italia; sentenza sulle restrizioni al gioco d'azzardo in Italia; sentenza sulla protezione dei consumatori nei contratti conclusi in via elettronica; sentenza sui risarcimenti dei passeggeri aerei per i ritardi con voli divisi in due tratte; conclusioni dell'Avvocato generale sui link agli articoli del motore di ricerca Google

– Eurostat: dati sul commercio al dettaglio a febbraio del 2022; dati sui cittadini curaini nell'Ue nel biennio 2020 e 2021; dati sui passeggeri aerei nel 2021

 

Venerdì 8 aprile

– Conferenza sul futuro dell'Europa: plenaria a Strasburgo

– Commissione: la presidente von der Leyen in Bulgaria  per il via libera al piano nazionale di ripresa e resilienza

– Commissione: il vicepresidente Schinas partecipa al Delphi Economic Forum

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa a una conferenza della Luis su "Europa tra sfide e minacce geopolitiche"

– Consiglio: riunione del Coreper

– Eurostat: indice dei prezzi delle case nel quarto trimestre del 2021; dati sul numero di voli commerciali a marzo del 2022

 

Sabato 9 aprile

– Conferenza sul futuro dell'Europa: plenaria a Strasburgo (fino a sabato)

– Commissione: la presidente von der Leyen organizza un evento dei donatori per l'Ucraina insieme al premier del Canada, Justin Trudeau

– Commissione: i vicepresidenti Dombrovskis e Schinas partecipano al Delphi Economic Forum

 

Domenica 10 aprile

– Francia: primo turno delle elezioni presidenziali