Europa Ore 7

Il giorno della tassonomia

La Commissione rinnova la standardizzazione; la prossima settimana arriva il Chips Act; Orbán vuole fare (invano) il peacemaking con Putin. Macron spiegherà di persona ai ministri dell'Interno la sua riforma di Schengen e Bettel restituisce il master (causa plagio) 

David Carretta

Il calcolo di von der Leyen e della sua squadra è che dentro il Consiglio non ci sia una super maggioranza di stati membri – almeno venti – pronta a bocciare la sua proposta

La Commissione di Ursula von der Leyen fa una scommessa azzardata sfidando il Parlamento europeo sull'inserimento di gas e nucleare nella tassonomia, la classificazione degli investimenti compatibili con il Green deal. Oggi saranno il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e la commissaria ai Mercati finanziari, Mairead McGuinness, a presentare la proposta di atto delegato per includere gas e nucleare nella tassonomia. La bozza inviata alle capitali il 31 dicembre 2021, poco prima della mezzanotte e con settimane di ritardo rispetto al calendario iniziale, ha fatto infuriare molti. Compreso un commissario: l'austriaco Johannes Hahn, responsabile per il Bilancio, ha annunciato che voterà contro l'inserimento del nucleare durante la riunione del collegio che si terrà in mattinata. Ma la Commissione non intende modificare la bozza in modo sostanziale. Al massimo qualche ritocco. Il calcolo di von der Leyen e della sua squadra è che dentro il Consiglio non ci sia una super maggioranza di stati membri – almeno venti – pronta a bocciare la sua proposta. Tutti hanno interesse a far entrare rapidamente in vigore la tassonomia, ciascuno con le sue priorità, che sia sul gas o sul nucleare. Ma von der Leyen rischia di non aver fatto i conti con il Parlamento europeo.

 

Sul Foglio spieghiamo che la posta in gioco della tassonomia e delle diverse sfumature di verde scelte dalla Commissione è enorme: la classificazione degli investimenti sostenibili servirà da guida a governi, banche e fondi per orientare centinaia di miliardi per realizzare gli obiettivi della transizione climatica dell'Ue. Un euro in più per il gas e il nucleare significa un euro in meno per rinnovabili, batterie o idrogeno. Che si tratti di regole bancarie o fiscali, gli investimenti classificati come “verdi” o “di transizione” avranno un trattamento di favore. Nel luglio del 2021 la Banca centrale europea ha lanciato un piano d'azione che prevede di tenere conto dei rischi connessi al cambiamento climatico negli acquisti di titoli del settore societario per i portafogli di politica monetaria. Sulla riforma del Patto di stabilità è emersa con forza la proposta di una “Golden rule verde” e la tassonomia dovrebbe servire da base per decidere quali investimenti escludere dalle regole su deficit e debito. Per questo la tensione tra gli stati membri è diventata così alta. Ma, salvo posizioni estreme come quelle di Austria e Lussemburgo contro il nucleare, la tensione dentro il Consiglio è destinata a ricadere grazie al fatto che ciascun governo avrà ottenuto una fetta della torta per il suo mix energetico preferito.

 

Diverso il discorso al Parlamento europeo. L'opposizione all'inserimento di gas e nucleare da parte dei gruppi dei Verdi e della Sinistra è risaputa. Ma il pericolo per la tassonomia di von der Leyen viene da una parte della maggioranza che sostiene la sua Commissione. Dentro i Socialisti&Democratici, due delle delegazioni più grandi (Spagna e Italia) dovrebbero votare contro, portandosi dietro buona parte del gruppo. Il Partito popolare europeo è spaccato con la Cdu tedesca che potrebbe fare un dispetto al governo di grande coalizione a Berlino. L'europarlamentare tedesco, Peter Liese, portavoce del Ppe per l'Ambiente, ha consigliato alla Commissione di cestinare la sua proposta, perché ha poche possibilità di passare al Parlamento europeo. Per rigettare l'atto delegato sulla tassonomia serve la maggioranza assoluta: 353 deputati. Per il Parlamento europeo sarebbe anche l'occasione di riaffermare la sua influenza sulla Commissione von der Leyen, dopo due anni trascorsi ai margini a causa dell'emergenza della pandemia di Covid-19.

 

Per sapere tutti i dettagli tecnici sull'atto delegato che sarà presentato oggi dalla Commissione va letto Lorenzo Consoli (storico giornalista della sala stampa dell'Ue, appassionato ed esperto dell'ambiente) su Terzo Giornale, che spiega tutto sull'atto delegato più controverso del mandato von der Leyen. Tra centrali a gas che producono fino a 270 grammi di Co2 per kWh,  nucleare di terza generazione e vecchie centrali da prolungare, i temi sono complessi. Ma dalla tassonomia dipende il successo e la credibilità del Green deal.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 2 febbraio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

La Commissione rinnova la standardizzazione (per competere con la Cina) - Non c'è solo la tassonomia all'ordine del giorno del collegio dei commissari oggi. Il commissario Thierry Breton scenderà in sala stampa per presentare la nuova strategia dell'Ue sulla standardizzazione. Gli standard hanno fatto il successo dell'Ue e del suo mercato unico (anche se in alcuni settori, come le prese elettriche, non hanno funzionato): quasi tutti gli oggetti della vita quotidiana sono stati fabbricati sulla base degli standard tecnici europei, pensati per permettere la libera circolazione delle merci. L'Ue è diventata anche un esportatore di standard a livello globale, ma l'emergere della potenza cinese mette in discussione questo ruolo. Secondo Bloomberg, la nuova strategia dell'Ue è pensata per rispondere all'influenza della Cina sugli standard, in particolare nel settore tecnologico. Gli standard anti cinesi dovrebbero anche essere al centro della cooperazione tra Ue e Stati Uniti, in particolare dentro il nuovo Consiglio commercio e tecnologia che tornerà a riunirsi in marzo.

 

La prossima settimana arriva il Chips Act - Sono settimane intense per Thierry Breton. Dopo aver ottenuto l'inserimento del nucleare nella tassonomia e aver lanciato la nuova strategia sulla standardizzazione, l'8 febbraio il commissario al Mercato interno presenterà il “Chips Act”: il provvedimento con cui la Commissione intende rilanciare la produzione di semiconduttori nell'Ue. La proposta “è pronta”, ha detto ieri Breton, al termine della riunione informale dei ministri della Competitività. La Commissione intende aprire i rubinetti degli aiuti di stato per favorire investimenti destinati a “rafforzare la ricerca, accogliere mega-fabbriche e avere gli strumenti che garantiscano la sicurezza degli approvvigionamenti", ha spiegato Breton. "Non siamo protezionisti", ha assicurato il commissario: il “Chips Act” servirà a "compensare" la dipendenza dell'Europa dai produttori in Asia.

 

Orbán vuole fare (invano) il peacemaking con Putin - “La mia visita è una visita di peacemaking”, ha detto ieri il premier ungherese, Viktor Orbán, in conferenza stampa a Mosca con il presidente russo, Vladimir Putin. Orbán e Putin hanno annunciato un accordo sul gas. Ma il presidente russo ha ha accusato gli Stati Uniti e la Nato di aver "ignorato" le preoccupazioni della Russia per la sua sicurezza nelle risposte scritte alle richieste di Mosca. Peggio: Putin ha accusato gli Stati Uniti di usare l'Ucraina "per trascinarci in un conflitto armato e colpirci con le sanzioni più dure". Putin ha ribadito le sue rivendicazioni: la fine dell'allargamento della Nato, l'impegno a non dispiegare armi in prossimità della frontiera russa e il ritorno alle posizioni militari dell'Alleanza del 1997 (prima dell'ingresso dei paesi dell'Europa centrale e orientale). "Spero che alla fine troveremo una soluzione, anche se non è facile", ha detto Putin. Orbán ha raccomandato il “modello ungherese: l'Ungheria è un membro dell'Ue e della Nato e mantiene relazioni eccellenti con la Russia”. In un editoriale Il Foglio spiega perché Orbán imbarazza l'Ue con la sua visita a Mosca.

 

Johnson avverte del pericolo chiaro e immediato per l'Ucraina - Boris Johnson ieri era a Kiev per mostrare la sua solidarietà all'Ucraina. Il premier britannico ha risposto indirettamente a Putin. “Alcuni dicono che stiamo esagerando la minaccia, che gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno esagerando le cose”, ha spiegato Johnson. Ma le informazioni di intelligence dicono che “c'è un chiaro e immediato pericolo” e indicano una “campagna militare imminente”. Durante la conferenza stampa con il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, Johnson ha accusato Putin di puntare “una pistola sulla testa dell'Ucraina” e “imporre una nuova Yalta”. Ieri è arrivato a Kiev anche il premier olandese, Mark Rutte, che dovrebbe annunciare il via libera alla vendita di armi, lasciando sola la Germania nella sua opposizione alle forniture militari all'Ucraina. Sul Foglio Daniele Raineri spiega l’infinita tentazione russa di inghiottire l'Ucraina e tutte le idee, buone o cattive, per fermare Mosca.

 

Macron spiegherà di persona ai ministri dell'Interno la sua riforma di Schengen - Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha deciso di andare personalmente alla riunione informale dei ministri dell'Interno di questa settimana per spiegare cosa ha in mente per la riforma di Schengen. Per “riprendere il controllo delle nostre frontiere e del nostro spazio” - come ha detto Macron nel suo discorso al Parlamento europeo a gennaio - il presidente francese vuole creare un “Consiglio Schengen”: un organismo politico chiamato ad adottare decisioni (compresi controlli ai confini interni) in caso di crisi migratoria in uno stato membro. L'intervento di Macron al Consiglio informale di Tourcoing dovrebbe durare una mezz'ora. La presidenza francese dell'Ue ha anche intenzione di convocare informalmente il "Consiglio Schengen" alla prossima riunione del Consiglio Affari interni di marzo a Bruxelles.

 

Bettel restituisce il master (causa plagio) - Il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel, ieri ha annunciato di aver restituito il master che aveva ottenuto presso l'Università della Lorena nel 1998, dopo le polemiche seguite all'accusa di plagio nella sua tesi finale. "L'Università conferma che questo documento non è una tesi ma una sintesi, per esempio una compilazione di documenti, come era abitudine e accettato per un diploma di studi approfonditi (master, ndr) all'epoca", ha detto Bettel in un comunicato: "L'Università riconosce che questo è un 'lavoro originale'. Ho elencato le mie fonti nella bibliografia. Ma, allo stesso tempo, non ho fornito citazioni separate nel testo per passaggi individuali, cosa che può essere considerata 'una forma di plagio'". Bettel ha spiegato che l'Università della Lorena ha deciso che potrebbe conservare il titolo del master inserendo le citazioni nel testo. Ma "dopo attenta riflessione, ho preso la decisione per me stesso di chiedere all'Università di rescindere il mio diploma di studi approfonditi" per "rimuovere qualsiasi dubbio" e "evitare una perdita di fiducia nel lavoro accademico", ha detto Bettel.

 

Disoccupazione ai minimi, ma attenzione all'inflazione - La disoccupazione nella zona euro a dicembre del 2021 ha raggiunto il livello più basso di sempre, con un tasso del 7,0 per cento rispetto all'8,2 per cento di fine 2020, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. In un anno il numero di disoccupati è diminuito di 1,8 milioni. Secondo il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, è “una testimonianza del successo della nostra risposta collettiva a questa crisi”. Ma in un editoriale Il Foglio spiega che dietro alle buone notizie si nascondono anche insidie: la piena occupazione può avere conseguenze sui salari, sull'inflazione e sulla politica monetaria della Banca centrale europea. Domani si riunisce il consiglio dei governatori e Christine Lagarde deve nuovamente fronteggiare i falchi, che stanno spingendo per una stretta monetaria per rispondere all'aumento dei prezzi.

 


Accade oggi in Europa

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Commissione: conferenza stampa dei commissari Dombrovskis e McGuinness sulla proposta sulla tassonomia

– Commissione: conferenza stampa del commissario Breton sulla nuova strategia dell'Ue sulla standardizzazione

– Parlamento europeo: Giornate delle donne afgane

– Parlamento europeo: audizione del presidente dell'Eurogruppo Donohoe davanti alla commissione Affari economici

– Parlamento europeo: audizione della commissaria Simson davanti alla commissione Industria

– Commissione: la vicepresidente Jourova a Praga visita Radio Free Europe/Radio Liberty

– Consiglio: riunione del Coreper

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla multa a Scania per cartello sui prezzi dei camion; sentenza sull'abuso di posizione dominante di Gazprom

– Eurostat: stima flash dell'inflazione di gennaio 2022; dati sull'energia rinnovabile usata nei trasporti nel 2020; dati sugli individui e l'e-commerce nel 2021