Europa Ore 7

Cambi di regime in Europa centrale

David Carretta

Le dimissioni diSebastian Kurz in Austria e la sconfitta del primo ministro Andrej Babiš in Repubblica ceca. In Ungheria è iniziato il secondo turno delle primarie dell'opposizione per scegliere l'avversario di Viktor Orbán: il nome dovrebbe essere conosciuto domenica prossima

E' stato un fine settimana di potenziali cambi di regime nei paesi dell'Europa centrale. In Austria Sebastian Kurz ha dato le dimissioni da cancelliere sabato, dopo essere stato indagato in uno scandalo di corruzione. Lo stesso Kurz ha nominato il suo successore, il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg, che alcuni considerano un tecnico perché viene dalla diplomazia. La mossa sembra aver calmato la situazione, ma secondo diversi analisti l'Austria si avvia verso un periodo di forte instabilità. Lo stesso giorno in Repubblica ceca il primo ministro, Andrej Babiš, ha perso le elezioni legislative e, con ogni probabilità, il posto di capo di governo. Ieri, sempre in Repubblica ceca, il presidente Miloš Zeman, a cui spetta il compito di affidare il mandato di nominare un primo ministro per formare un governo, è stato ricoverato in ospedale poco dopo aver incontrato Babiš nella residenza presidenziale. Zeman aveva detto che avrebbe attribuito l'incarico al leader di partito più forte. Pur essendo arrivato in seconda posizione nelle urne, il partito di Babis ANO è il primo per numero di seggi alla Camera dei deputati. Ma andiamo con ordine.

 

In Austria le dimissioni di Kurz sono arrivate dopo che i Verdi, partner del Partito popolare (ÖVP) nel governo di Vienna, avevano messo in dubbio le sue capacità di governare a causa dello scandalo di corruzione e annunciato di voler discutere con i partiti di opposizione. Confrontato al rischio di un voto di sfiducia in Parlamento, Kurz ha lasciato il posto, ma con una strategia machiavellica. L'ex cancelliere ha scelto come suo successore una personalità di profilo tecnico, Schallenberg, che è un fedelissimo, ha fatto carriera al ministero degli Esteri quando era guidato da Kurz ed era stato promosso ministro degli Esteri dallo stesso Kurz dopo la caduta del suo governo con il partito di estrema destra della FPÖ. Kurz, inoltre, ha deciso di mantenere la leadership della ÖVP e di diventarne il capogruppo in Parlamento. In questo modo manterrà il controllo non solo sulla principale formazione politica del paese, ma anche sull'agenda del governo.

 

Dalla posizione di capogruppo in Parlamento, Kurz avrà le mani libere di contestare anche i suoi partner di coalizione, i Verdi, lanciandosi di fatto nella prossima campagna elettorale. L'ex cancelliere è venerato in alcuni parti del paese. Prima dello scandalo, i sondaggi attribuivano alla sua ÖVP il 35 per cento, quasi quindici punti di vantaggio sui socialdemocratici della SPÖ. Non appena elettoralmente opportuno, Kurz potrebbe decidere di staccare la spina al governo Schallenberg per tornare a elezioni, giocare la carta del popolo contro i magistrati politicizzati e cercare di tornare alla cancelleria. Secondo Florian Bieber, professore al Centre of Southeast European Studies dell'Università di Graz, Kurz si è dimesso "per sopravvivere politicamente e rimanere in carica". Le dimissioni lo hanno salvato da "una potenziale ribellione" degli altri partiti e istituzioni o da "una sconfitta in parlamento". L'interrogativo - ha spiegato Bieber - è "quanto è danneggiata la coalizione" con i Verdi. La sua scommessa è che le elezioni anticipate in Austria non sono così lontane.

 

In Repubblica ceca l'orizzonte politico sembra chiaro, ma occorre fare i conti con l'imprevedibilità del presidente Zeman. I risultati delle elezioni di venerdì e sabato sono chiari. La coalizione di centrodestra SPOLU, che raggruppa tre partiti conservatori (famiglia del Ppe) ed euroscettici (famiglia dell'Ecr) con il 27,8 per cento ha superato di misura ANO, il partito di Babiš, che si è fermato al 27,1 per cento. ANO ha comunque ottenuto un seggio in più in Parlamento. Ma al terzo posto è arrivata la coalizione tra i Pirati e il Movimento dei sindaci indipendenti con il 15,6 per cento. L'estrema destra si è fermata al 9,6 per cento, mentre comunisti e socialisti non hanno superato la soglia del 5 per cento. Sul Foglio Micol Flammini spiega i dettagli della sconfitta ma forse vittoria di Babiš.

 

Dopo aver riconosciuto la vittoria dei suoi avversari, sabato Babiš ha spiegato che i negoziati per la formazione del nuovo governo sarebbero iniziati mercoledì, ma che non sapeva a chi Zeman avrebbe attribuito l'incarico. In Repubblica ceca il presidente ha ampia discrezionalità sulla nomina del primo ministro. SPOLU e la coalizione tra Pirati e Sindaci sabato hanno firmato un memorandum nel quale hanno promesso di non entrare in negoziati con altri partiti e hanno chiesto al presidente di dare il mandato a Petr Fiala. Insieme le due coalizioni totalizzano 108 seggi su 200 alla Camera dei deputati. Ma Babiš ha detto di voler cercare di negoziare con SPOLU. Un discorso sull'esito delle elezioni di Zeman era previsto ieri, ma è stato cancellato per ragioni di salute. L'ospedale in cui è stato ammesso il presidente non ha specificato le ragioni né la durata del ricovero. Se Zeman non è in grado di svolgere le sue funzioni, il potere di nominare il primo ministro potrebbe passare al presidente della Camera dei deputati. Tuttavia, tra incertezze politiche e salute di Zeman, potrebbero volerci mesi prima di vedere il nuovo governo a Praga.

 

Nel frattempo in Ungheria ieri è iniziato il secondo turno delle primarie dell'opposizione per scegliere il loro candidato per sfidare Viktor Orbán. Sorpresa: venerdì il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, che era arrivato al secondo posto al primo turno, ha annunciato il suo ritiro dalla corsa. Karácsony ha deciso di sostenere l'economista conservatore, Peter Márki-Zay, di fronte alla favorita, la socialdemocratica Klára Dobrev, arrivata in testa nel primo turno.

 

Dobrev, che è vicepresidente del Parlamento europeo, dispone della macchina elettorale della Coalizione democratica per vincere le primarie, ma ha un handicap serio in caso di sfida diretta con Orbán. Dobrev è la moglie dell'ex primo ministro socialista, Ferenc Gyurcsany, che ha lasciato un pessimo ricordo di sé in Ungheria dopo che il suo mandato era stato macchiato da una serie di scandali e crisi economica. Secondo alcuni osservatori, Márki-Zay avrebbe più possibilità di battere Orbán grazie alla sua popolarità tra l'elettorato conservatore e fuori dalle città. Nel 2018 era riuscito a conquistare il posto da sindaco nella città di Hodmezovasarhely, uno dei bastioni di Fidesz. Oltre a Karácsony, anche il piccolo partito liberale di Momentum ha deciso di sostenere Márki-Zay, ex partigiano di Orbán che ora dice di essere disgustato dall'autoritarismo e dalla corruzione di Fidesz. Il nome della sfidante o dello sfidante di Orbán dovrebbe essere conosciuto domenica prossima.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 11 ottobre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

La Commissione favorevole ai muri contro i migranti - Per la prima volta nella sua storia, la Commissione europea si è espressa in modo esplicito a favore della costruzione di muri alle frontiere – compreso tra stati membri dell'Ue – per bloccare i migranti. “Ci sono paesi che stanno costruendo muri e lo posso capire. Non ho niente contro i paesi che costruiscono muri”, ha detto venerdì la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, al termine di una riunione con i ministri dell'Interno. All'apice della crisi dei rifugiati, la Commissione di Jean Claude Juncker si era sempre opposta alla costruzione di muri, ricordando la divisione dell'Europa con il muro di Berlino. Ma dodici paesi - Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, e Slovacchia - hanno scritto alla Commissione per chiedere di finanziare la costruzione di muri. La Slovenia ha spiegato di sostenere la richiesta, ma di non aver potuto firmare perché è presidente di turno del Consiglio dell'Ue. “Li capisco e non sono contraria, ma non credo che sia una buona idea finanziare la costruzione con fondi Ue”, ha detto Johansson, spiegando che le risorse per le migrazioni sono già destinati ad altri capitoli di spesa. In un editoriale il Foglio spiega che, con altri mattoni per la fortezza europea, gli stati vogliono legalizzare i respingimenti.

 

La Polonia ispira gli anti-Ue sulla supremazia del diritto nazionale - La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, venerdì si è detta “profondamente preoccupata” dalla sentenza della Corte costituzionale tedesca che dichiara incompatibili due articoli del trattato dell'Ue. "Useremo tutti i poteri” per “garantire i princìpi fondanti dell'ordinamento giuridico dell'Ue", ha detto von der Leyen. Un portavoce della Commissione non ha voluto spiegare quali sono i “poteri” a disposizione di von der Leyen. Procedura di infrazione? Blocco del piano di Recovery della Polonia? Attivazione del meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto che porterebbe allo stop di altri fondi come quelli della coesione? Nel frattempo, come spieghiamo sul Foglio euroscettici e eurofobici hanno trovato una nuova battaglia a cui ispirarsi grazie alla Polonia: la primazia del diritto nazionale su quello europeo. Non avendo più il coraggio di propugnare una “exit” dall'Ue, sono costretti a cercare di distruggerla dall'interno. Nel frattempo, ieri a Varsavia e altre città ci sono state grandi manifestazioni pro-Ue.

 

In Germania si ritirano gli elefanti di Merkel - Due pesi massimi della cerchia ristretta di Angela Merkel hanno annunciato che lasceranno il Parlamento tedesco per far posto a una nuova generazione alla testa della Cdu, dopo la sconfitta alle elezioni legislative del 26 settembre. Il ministro dell'Economia, Peter Altmaier, e il ministro della Difesa, Annegret Kramp-Karrenbauer, sono due simboli dell'era merkeliana. Prima di fare il ministro, Altmaier era stato il braccio destro di Merkel alla cancelliera. AKK - com'è soprannominata Kramp-Karrenbauer - era stata scelta come delfino dalla stessa Merkel, salvo poi rinunciare per le difficoltà a imporsi dentro il partito e sulla scena nazionale. L'annuncio della loro partenza è stato fatto da Tobias Hans, il capo della Cdu nel Saarland, secondo il quale la Cdu deve abbandonare alcune posizioni ortodosse come il freno del debito in costituzione. Guy Chazan del Financial Times spiega come Merkel ha fallito la sua successione.

 

In Francia Philippe chiama la destra a raccolta per Macron - L'ex primo ministro, Edouard Philippe, sabato a annunciato la creazione del suo nuovo partito “Horizons” e il suo sostegno a Emmanuel Macron alle presidenziali del 2022. “Il mio obiettivo politico nel 2022 è di fare in modo che il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, sia rieletto”, ha detto Philippe, che era stato primo ministro di Macron prima della nomina di Jean Castex in piena pandemia. Sul Foglio Mauro Zanon spiega come Philippe stia cercando di riunire i moderati e conservatori per Macron, nel momento in cui la destra è sconquassata dalla potenziale candidatura di Eric Zemmour, dalle difficoltà di Marine Le Pen e dai conflitti interni ai Républicains.

 

EuroNomine - L'Alto rappresentante, Josep Borrell, ha nominato l'olandese Delphine Pronk come presidente del Comitato politico e sicurezza e vice-direttore politico del Servizio europeo di azione esterno. Lo stesso Borrell ha annunciato la nomina del francese, Nicolas de La Grandville, ex capo del protocollo della Commissione, a capo della delegazione dell'Ue in Norvegia.

 

EuroNomine 2 - A seguito del rinnovo parziale dei Membri della Corte di giustizia dell'Ue, il belga Koen Lenaerts venerdì è stato rieletto dai suoi  pari presidente della stessa Corte per il periodo
compreso tra l’8 ottobre 2021 e il 6 ottobre 2024. Il danese Lars Bay Larsen è stato eletto vicepresidente, mentre il polacco Maciej Szpunar è eletto primo Avvocato generale.


 

Il calendario della settimana in Europa

Lunedì 11 ottobre

– Consiglio Agricoltura e Pesca

– Commissione: discorso della vice-presidente Jourová al Fundamental Rights Forum 2021

– Parlamento europeo: discorso del presidente Sassoli alla settimana europea delle regioni e delle città

– Banca centrale europea: la presidente Lagarde e Fabio Panetta partecipano alle riunioni autunnali di Banca mondiale e Fondo monetario internazionale a Washington (fino al 17 ottobre)

– Corte di giustizia dell'Ue: udienza sul ricorso di Ungheria e Polonia contro il meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto

– Comitato delle regioni: settimana europea delle regioni e delle città (fino al 14 ottobre)

– Nato: sessione annuale dell'Assemblea parlamentare a Lisbona

– Eurostat: dati sugli utenti internet giornalieri nel 2020; indici dei prezzi alla produzione e dei costi delle costruzione nel 2020; dati sulle tipologie di tumore nel 2018 e 2019

 

Martedì 12 ottobre

– Consiglio Agricoltura e Pesca

– Consiglio: riunione informale dei ministri della Sanità

– Summit Ue-Ucraina a Kiev con i presidenti di Consiglio europeo e Commissione, Michel e von der Leyen, e l'Alto rappresentante Borrell

– Consiglio europeo: il presidente Michel partecipa alla riunione straordinaria dei leader del G20 sull'Afghanistan

– Commissione: la presidente von der Leyen partecipa alla riunione straordinaria dei leader del G20 sull'Afghanistan

– Commissione: il vicepresidente Šefčovič riceve Diego Pavia, amministratore delegato di EIT InnoEnergy

– Commissione: il commissario Várhelyi riceve il sottosegretario agli Affari europei, Vincenzo Amendola

– Parlamento europeo: discorso del presidente Sassoli al Congresso annuale dell'Organizzazione turistica mondiale

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Corte di giustizia dell'Ue: udienza sul ricorso di Ungheria e Polonia contro il meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto

– Comitato economico e sociale: audizione pubblica sull'impatto del Covid-19 sui diritti fondamentali e lo stato di diritto nell'Ue

– Eurostat: dati sugli incidenti sul lavoro nel 2020; dati sui decessi settimanali fino ad agosto 2021; statistiche sul commercio internazionali di merci e la concentrazione del commercio nel 2019

 

Mercoledì 13 ottobre

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Commissione: la presidente von der Leyen partecipa al Malmö International Forum on Holocaust Remembrance and Combating Antisemitism

– Commissione: la vice-presidente Jourová in visita a Roma incontra il presidente dell'AGCOM, Giacomo Lasorella, e partecipa a un evento all'Università Roma Tre

– Commissione: il commissario Gentiloni a Washington partecipa alle riunioni autunnali di Banca mondiale, Fondo Monetario internazionale, G20 e G7

– Commissione: discorso della commissaria Simson al High-level meeting of the Clean Energy Industrial Forum

– Consiglio: riunione del Coreper

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Eurostat: dati sulla produzione industriale ad agosto 2021; statistiche sulla produzione, il commercio e l'uso di petrolio; dati sull'età mediana nel 2020; dati sui soggiorni turistici a giugno 2021

 

Giovedì 14 ottobre

– Consiglio: riunione informale in teleconferenza dei ministri delle Telecomunicazioni

– Commissione: la vicepresidente Vestager incontra il segretario generale della Confederazione europea dei sindacati, Luca Visentini

– Commissione: la vice-presidente Jourová in visita a Roma partecipa a un'audizione delle commissioni Esteri e Affari europei di Camera e Senato e incontra il sottosegretario Vincenzo Amendola

– Commissione: il commissario Gentiloni a Washington partecipa alle riunioni autunnali di Banca mondiale e Fondo Monetario internazionale, e a un evento della Brookings Institution

– Servizio europeo di azione esterna: visita dell'Alto rappresentante Borrell negli Stati Uniti (fino al 16 ottobre)

– Parlamento europeo: conferenza dei presidenti

– Parlamento europeo: cerimonia del Premio Caruana Galizia

– Parlamento europeo: le commissioni Esteri e Sviluppo votano i tre candidati finalisti del Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2021

– Parlamento europeo: audizione del capo della supervisione bancaria della Bce, Andrea Enria, alla commissione Affari economici

– Parlamento europeo: audizione della commissaria Simson sulle misure sull'aumento dei prezzi dell'energia alla commissione Industria

– Eurostat: dati sui flussi nel mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2021; statistiche sui principali attori del commercio mondiale nel 2020; dati sulla popolazione nata nell'Ue che vive in altri paesi dell'Ue o dell'area Efta

 

Venerdì 15 ottobre

– Consiglio Occupazione e Affari sociali

– Conferenza sul futuro dell'Europa: panel dei cittadini a Strasburgo

– Commissione: la vicepresidente Jourová a Firenze partecipa alla conferenza "Come assicurare il rispetto dello stato di diritto" e visita il Centro per il pluralismo e la libertà dei media

– Eurostat: dati sul commercio internazionale di merci ad agosto 2021; dati sulle condizioni di reddito e di vita nel 2020; dati sull'eccesso di mortalità fino ad agosto 2021

 

Sabato 16 ottobre

– Conferenza sul futuro dell'Europa: panel dei cittadini a Strasburgo

 

Domenica 17 ottobre

– Conferenza sul futuro dell'Europa: panel dei cittadini a Strasburgo

– Parlamento europeo: discorso del presidente Sassoli al Forum sulle donne del G20 in Italia