europa ore 7

L'Ue alla prova delle sanzioni della Cina

Un deal su AstraZeneca e il primo rapporto sull'impatto di Sure. Le minacce di Sputnik V, Kurz alla ricerca di nuovi compromessi e una novità sul pistacchio di Raffadali

David Carretta

La rappresaglia di Pechino contro le misure restrittive adottate dall'Unione europea per la repressione degli uiguri è "inaccettabile", dice Borrell. Ma gli europei ancora non sono pronti a usare tutti i mezzi a loro disposizione. Come dimostra il fatto che i ministri degli Esteri dei 27 non hanno discusso della situazione a Hong Kong. "Non era in agenda", ci ha risposto l'Alto rappresentante

La Cina ha imposto una serie di sanzioni inaspettatamente dure contro l'Unione europea in rappresaglia alle misure restrittive adottate dai 27 per la repressione degli uiguri e altre minoranze musulmane nello Xinjiang. Il ministero degli Esteri di Pechino ha annunciato sanzioni contro cinque deputati europei, tre parlamentari nazionali, il Comitato politico e di sicurezza dell'Ue, la sottocommissione diritti umani del Parlamento europeo, i ricercatori Adrian Zenz e Björn Jerdén, il think tank Mercs e la Alliance of Democracies Foundation. L'Ue si aspettava una rappresaglia cinese, ma limitata e moderata, nella convinzione che Pechino non volesse spingere gli europei nelle braccia degli americani. Invece, la Cina vuole anche imporre agli europei una sessione di autocritica: “La parte cinese esorta la parte dell'Ue a riflettere su sé stessa, a comprendere direttamente la gravità del suo errore e a rimediare”, ha detto il ministero degli Esteri.

Le contro-sanzioni della Cina sono “inaccettabili”, ha detto l'Alto rappresentante, Josep Borrell, dopo la riunione di ieri dei ministeri degli Esteri dell'Ue. Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è andato oltre annunciando che ci saranno “conseguenze”. “Non ci sarà nessun cambiamento nella determinazione dell'Ue nella difesa dei diritti umani”, ha promesso Borrell. “I diritti umani sono diritti inalienabili”, ha detto Sassoli. I Paesi Bassi hanno convocato l'ambasciatore cinese all'Aia per “trasmettere la nostra grande insoddisfazione”, ha detto il premier, Mark Rutte. La questione Cina dovrebbe finire sul tavolo dei leader al Vertice in videoconferenza di giovedì e venerdì. Borrell e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dovrebbero presentare una relazione sui rapporti con la Cina. Secondo Rutte la rappresaglia cinese deve essere “approfondita in un contesto europeo”.

Le sanzioni dell'Ue sullo Xinjiang erano state coordinate con gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada, che ieri hanno immediatamente allineato le loro misure restrittive. Nella lista nera dell'Ue sono stati inseriti quattro funzionari (Zhu Hailun, Wang Junzheng Wang Mingshan e Chen Mingguo) e l’ufficio per la pubblica sicurezza dello Xinjiang Production and Construction Corps (l'organizzazione economica e paramilitare XPCC che esercita l’autorità amministrativa e controlla le attività economiche nella provincia). Alla vigilia della visita del segretario di Stato americano, Antony Blinken, le sanzioni dell'Ue avevano un doppio valore: un atto simbolico in direzione dell'amministrazione Biden, ma non troppo duro da compromettere le relazioni con Pechino. Negli ultimi mesi la Germania aveva tirato il freno a mano sulle critiche dell'Ue alla Cina e spinto per concludere un accordo sugli investimenti. Ora l'Ue deve decidere se giocare al gioco delle grandi potenze. Come spieghiamo sul Foglio, che sia su Cina, Russia o Turchia, i 27 sono chiamati a rispondere alla domanda posta da Joe Biden alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco: da che parte sta l'Europa nella battaglia esistenziale tra democrazie e autocrazie?

Gli strumenti a disposizione dell'Ue in teoria non mancano. Il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, a febbraio aveva evocato la possibilità di limitare le importazioni dallo Xinjiang, in particolare per il lavoro forzato nei campi di cotone. Il tema è stato discusso ieri da Dombrovskis in una videoconferenza con la rappresentante per il Commercio degli Usa, Katherine Tai. Nelle motivazioni pubblicate in gazzetta ufficiale per l'inserimento nella lista nera, l'Ue ha accusato l'XPCC di ricorrere agli uiguri “come manodopera forzata, in particolare nei campi di cotone” e il suo ufficio per la pubblica sicurezza di essere “responsabile del ricorso sistematico al lavoro forzato”. Ma le esitazioni dentro l'Ue permangono sull'usare la mano pesante con la Cina. Lo dimostra il fatto che ieri i ministri degli Esteri dei 27 non hanno discusso della situazione a Hong Kong, malgrado la promessa di rispondere alla modifica della legge elettorale del territorio da parte di Pechino. “Non era in agenda”, ci ha risposto Borrell in conferenza stampa.

I ministri degli Esteri dell'Ue hanno comunque formalmente approvato un pacchetto di sanzioni con il nuovo regime globale sui diritti umani. In Corea del Nord sono stati colpiti la procura centrale, il ministro della Sicurezza,  Jong Kyong-thaek, e il ministro della Sicurezza sociale, Ri Yong Gil. In Libia è stata inserita nella lista nera la milizia Kaniyat e il suo capo Mohammed Khalifa Al-Kani. Per l'Eritrea è stato inserito l’Ufficio per la sicurezza nazionale diretto dal maggiore generale Abraha Kassa. In Russia sono state imposte misure restrittive ai funzionari Aiub Vakhaevich Kataev e Abuzaid Vismuradov per le repressioni contro i gay in Cecenia. In Sud Sudan l'Ue ha preso di mira il generale delle Forze popolari di difesa Gabriel Moses Lokujo. Infine, il Consiglio ha adottato sanzioni contro la Birmania per il colpo di stato militare e la repressione, imponendo misure restrittive contro undici persone tra cui il comandante delle forze armate, Min Aung Hlaing.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 23 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Alla ricerca di un “deal” con Ue-Regno Unito su AstraZeneca - Dietro alle minacce europee di bloccare le esportazioni e le accuse britanniche di nazionalismo vaccinale, l'Unione europea e il Regno Unito stanno cercando di trovare un'intesa sulle dosi di AstraZeneca. La trattativa in parte riguarda i vaccini prodotti nello stabilimento della Halix a Leiden nei Paesi Bassi, che AstraZeneca ha inserito nei suoi contratti sia con i britannici sia con gli europei. A dicembre Halix aveva prodotto per il Regno Unito, malgrado un primo taglio delle forniture promesse all'Ue da parte di AstraZeneca. Dal 1 febbraio, dopo l'introduzione di un meccanismo di controllo delle esportazioni da parte dell'Ue, AstraZeneca non ha esportato quantità significative oltre Manica, ma Halix ha continuato a produrre. Per ora lo stabilmente di Leiden non ha ancora ottenuto l'autorizzazione dell'Ema per il mercato europeo. La contesa tra Bruxelles e Londra è su chi riceverà le dosi stoccate in magazzino. Ma l'Ue insiste anche sul principio di “reciprocità”. In sostanza, se ci sono riduzioni alle sue forniture, anche il Regno Unito deve accettare una quota di tagli permettendo alle dosi prodotte negli stabilimenti britannici di AstraZeneca di essere esportate verso l'Ue. Boris Johnson ha inviato il suo ex ambasciatore presso l'Ue, Tim Barrow, a Bruxelles per risolvere la disputa.

 

Sputnik V minaccia di non chiedere l'autorizzazione all'Ema - Il Russian Direct Investment Fund (RDIF) ha reagito con le minacce alle dichiarazioni del commissario al Mercato interno, Thierry Breton, sull'Ue che non ha “assolutamente bisogno” di Sputnik V. “Il commissario Thierry Breton è chiaramente prevenuto contro il vaccino Sputnik V solo perché è russo”, ha scritto il RDIF sull'account Twitter di Sputnik V. “Le sue dichiarazioni spingono Sputnik a non andare avanti nel processo di approvazione Ema perché Thierry Breton crede che tutto va bene con le vaccinazioni dell'Ue e Sputnik V non è necessario”. Eppure la rolling review dell'Ema va avanti. Il ministro della Sanità russo, Mikhail Murashko, ieri ha annunciato che gli esperti dell'Ema andranno in Russia il 10 aprile per verificare i trial clinici condotti su Sputnik V. Nel frattempo anche il presidente russo, Vladimir Putin, è intervenuto personalmente nella disputa, accusando Breton di difendere le società farmaceutiche a danno dei cittadini. “Quando sentiamo dichiarazioni come queste, abbiamo una domanda: quali interessi difendono queste persone? Gli interessi delle società farmaceutiche o dei cittadini europei?”, si è chiesto Putin, prima di aggiungere: “Non imponiamo il nostro vaccino a nessuno”. Il presidente russo ha detto che si farà vaccinare oggi.

 

Sputnik V fa cadere il governo in Slovacchia - Il primo ministro slovacco, Igor Matovic, potrebbe presentare le sue dimissioni dopo la crisi interna alla sua coalizione provocata dall'acquisto in segreto di 2 milioni di dosi del vaccino russo Sputnik V. Il ministro dell'Economia e leader del partito Libertà e Solidarietà, Richard Sulik, ieri ha presentato le sue dimissioni alla presidente Zuzana Caputova, dopo che domenica Matovic aveva promesso di fare altrettanto se Sulik se ne fosse andato e se gli verrà garantito un posto da ministro. "Il governo è rimasto paralizzato per circa tre settimane", ha spiegato Sulik: "credo che il mio passo contribuirà a sbloccare il governo". Gli osservatori si aspettano un cambio di primo ministro e un rimpasto. Nel frattempo non una sola dose di Sputnik sulle 200 mila arrivate a inizio di marzo è stata somministrata. Le autorità sanitarie nazionali stanno ancora analizzando il lotto inviato dalla Russia. Sul Foglio Micol Flammini spiega tutti i dettagli dello sconquasso politico provocato da Sputnik in Slovacchia.

 

Niente dosi addizionali per Kurz - Come abbiamo raccontato ieri, il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, si è messo alla testa di un gruppo di sei paesi che ha sbagliato gli ordini dei vaccini, scommettendo su AstraZeneca e rinunciando alle dosi di cui avevano diritto di Pfizer-BioNTech, Moderna e Johnson&Johnson. Austria, Bulgaria, Croazia, Lettonia, Repubblica ceca e Slovenia chiedono di modificare il metodo di ripartizione delle dosi tra i 27 per non restare indietro nelle vaccinazioni a causa dei ritardi di AstraZeneca. La Commissione sta lavorando a una proposta per utilizzare 10 milioni di dosi che Pfizer-BioNTech consegnerà in anticipo. Ma secondo il Financial Times gli altri paesi membri non hanno nessuna intenzione di fare regali a Kurz: l'Austria dovrebbe essere esclusa dal compromesso sulle dosi.

 

L'Italia risparmierà 2,834 miliardi grazie a Sure - La Commissione ieri ha presentato il suo primo rapporto preliminare sull'impatto di Sure, lo strumento da 100 miliardi di euro destinato a aiutare gli stati membri a finanziare meccanismi come la cassa integrazione. Secondo il documento, Sure ha attenuato le conseguenze socio-economiche della crisi del Covid-19. Attraverso i suoi prestiti, Sure ha permesso agli stati membri di fornire un aiuto a 25-30 milioni di persone nel 2020, circa un quarto del numero dei lavoratori dipendenti nei 18 stati membri beneficiari. Finora sono stati erogati 53,5 miliardi. L'Italia è il primo beneficiario con 21 miliardi in quattro emissioni (il rapporto non tiene conto della quinta emissione) ed ha quasi completato i 27,44 miliardi messi a disposizione. L'Italia è anche il paese che risparmierà di più grazie a Sure e allo spread tra i titoli emessi dalla Commissione e quelli nazionali: 2,835 miliardi. Complessivamente, gli stati membri pagheranno 5,8 miliardi di euro in meno interessi rispetto a quanto avrebbero dovuto versare se avessero emesso debito sovrano per finanziare quanto hanno ricevuto da Sure. “Una storia europea di successo”, ha commentato il commissario all'Economia Paolo Gentiloni.

 

La pandemia spinge le banconote degli europei nei materassi - Nel 2020 il valore delle banconote in euro in circolazione è cresciuto dell'11 per cento, malgrado il fatto che i cittadini abbiano usato meno il contante per i pagamenti quotidiani. In un articolo del suo bollettino economico, la Banca centrale europea spiega che il cosiddetto “paradosso delle banconote” è un fenomeno che è stato già osservato nell'ultimo decennio, ma che si è intensificato durante la pandemia. Le banconote sono usate come valore rifugio sia dentro sia fuori dalla zona euro. Durante tutto il 2020 le persone hanno reagito come fanno spesso durante le crisi ed hanno accumulato contante per precauzione.

 

L'Ue potrebbe dichiarare gli investimenti nel gas "green" - La Commissione europea potrebbe proporre di classificare il gas generato da combustibili fossili come parzialmente sostenibile sulla base delle regole della tassonomia, che serviranno da base per gli investitori che intendono investire nella transizione climatica. Il Financial Times ha i dettagli della proposta della nuova bozza della Commissione, che dovrebbe essere presentata dopo che i governi hanno rigettato una prima proposta per aver escluso il gas e l'energia nucleare dalla categoria degli investimenti sostenibili.

 

Il Pistacchio di Raffadali è Doc - La Commissione europea ha approvato la richiesta i iscrizione del Pistacchio di Raffadali nel registro delle denominazioni di origine protetta (Dop). Prodotto nella provincia di Agrigento, in condizioni molto aride, l'albero di pistacchio di Raffadali permette di ottenere un frutto con caratteristiche qualitative particolari, un sapore dolce e pronunciato, e con un elevato rendimento in olio. Secondo le motivazioni della Commissione, la coltivazione su vasta scala di pistacchio nella zona risale alla metà del 19o secolo e si distingue per la scelta di tenere l'albergo a livello basso, con i rami che toccano quasi il suolo.

 


Accade oggi in Europa

- Consiglio Affari generali

- Consiglio Agricoltura e pesca

- Commissione: discorso del vicepresidente Timmermans al Clean Energy Summit

- Commissione: il vicepresidente Timmermans riceve il ministro dell'Agricoltura Patuanelli

- Commissione: la rappresentanza di Roma organizza il webinar "Senza donne non se ne parla" su Next Generation Eu e la parità di genere con i commissari Gentiloni e Gabriel, il ministro per le Pari opportunità Bonetti e la presidente della commissione Donne del Parlamento europeo Regner (per accreditarsi [email protected])

- Commissione: discorso del commissario Gentiloni alla conferenza "Carbon border adjustments for climate" organizzata dal governo francese

- Parlamento europeo: il presidente Sassoli riceve il ministro dell'Agricoltura Patuanelli

- Parlamento europeo: audizione in commissione Controllo di bilancio del capo negoziatore sui vaccini della Commissione, Sandra Gallina

- Parlamento europeo: audizione in commissione Ambiente del direttore dell'Ema, Emer Cooke

- Parlamento europeo: audizione in commissione Economica del capo della vigilanza della Bce Enria e del presidente del Comitato unico di risoluzione Konig

- Eurostat: dati sugli indicatori del mercato dell'energia nel 2019 (gas naturale e elettricità); indici di fertilità nel 2019

- Nato: riunione dei ministri degli Esteri

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