(foto Getty)

dopo l'accordo

Hamas ha liberato tutti gli ostaggi ancora in vita

Gli ultimi 13 rapiti rimasti in vita sono stati rilasciati da Hamas alla Croce Rossa nella Striscia. I primi sette sono arrivati a Re'im, dove hanno incontrato le famiglie

La conferma dell'esercito israeliano

"Secondo le informazioni ricevute dalla Croce Rossa, 13 ostaggi sono stati consegnati e sono in viaggio verso le forze di difesa israeliane e dello Shin Bet nella zona della Striscia di Gaza", ha scritto l'esercito di difesa israeliano su X.

 

Tutti e venti gli ostaggi vivi sono stati rilasciati

Hamas ha dichiarato che tutti gli ostaggi israeliani ancora in vita sono stati rilasciati.   Un funzionario della Croce Rossa ha dichiarato al Times of Israel che il gruppo è "in buone condizioni" e sarà consegnato alle Idf dopo un viaggio di circa 15 minuti. Per la prima volta dal 2014, Hamas non tiene più prigionieri ostaggi vivi nella Striscia di Gaza.

 

Nel pomeriggio la riconsegna anche dei corpi degli ostaggi non più in vita

Secondo il canale saudita Al-Hadath, questo pomeriggio saranno trasferiti alla Croce Rossa anche i corpi di alcuni ostaggi deceduti durante la prigionia nella Striscia. Si tratta di ventotto corpi, nonostante  Israele abbia confermato la morte di 26 di loro mentre  ha affermato di temere seriamente per la sorte degli altri due. Hamas ha affermato che potrebbe avere difficoltà  a restituire i resti di alcuni di loro.

 

Trump è arrivato alla Knesset

Il presidente americano è arrivato al Parlamento israeliano, dove è stato accolto dal presidente della Camera Amir Ohana. Ha scritto sul libro degli ospiti: "Questo è un grande onore per me. Un giorno grande e meraviglioso, un nuovo inizio". Terrà un discorso davanti all'Assemblea.

 

La consegna degli ultimi 13 ostaggi israeliani ancora in vita

Gli ultimi 13 ostaggi ancora in vita sono stati consegnati alla Croce Rossa e  stanno tornando in Israele. Sono: Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Chaim Ohana, Segen Kalfon, Maksim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengaukar, David Cuneo, Ethan Horn, Rom Breslavksi, Ariel Cuneo.

Le prime foto degli ostaggi liberati 

L'ufficio stampa del governo israeliano ha diffuso le prime immagini dei fratelli Gali e Ziv Berman, tra i sette ostaggi consegnati alla Croce Rossa da Hamas durante il primo rilascio. I due fratelli,  rapiti dalla loro casa nel kibbutz Kfar-Aza due anni fa, si scambiano il loro primo abbraccio dopo il rilascio. In un'altra foto diffusa dalle Idf si vede Guy Gilboa-Dala incontrare un ufficiale dell'Idf nella Striscia di Gaza, mentre in una foto Eitan Mor si scatta un selfie con i suoi genitori alla base di Re'im.

Trump è atterrato a Tel Aviv

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog accompagnati dalle mogli hanno accolto all'aeroporto di Tel Aviv il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Trump è sceso dall'Air Force One da solo, con il pugno alzato. All'aeroporto ci sono anche l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, la figlia Ivanka Trump e il genero Kared Kushner, che sabato sera hanno pronunciato un discorso in Piazza degli ostaggi. Poi sale sulla Bestia, il veicolo presidenziale blindato, assieme al primo ministro Benjamin Netanyahu e a sua moglie Sara, in direzione della Knesset a Gerusalemme.

I primi ostaggi liberati arrivano alla base militare di Re'im

Matan Angrest, i fratelli Gali e Ziv Berman, Alon Ohel, Eitan Mor, Omri Miran e Guy Gilboa-Dalal sono arrivati ​​in una struttura delle Forze di difesa israeliane a Re'im:  saranno sottoposti a un primo controllo fisico e mentale presso la base delle Idf e  qui incontreranno i familiari. Le Idf hanno anche pubblicato il filmato che mostra il momento in cui  gli ostaggi  attraversano il confine con Israele dopo essere stati liberati.

 

I video della Croce Rossa  che lascia Gaza dopo la liberazione dei primi ostaggi

I filmati registrati pochi minuti dopo la consegna degli ostaggi alla Croce Rossa a Gaza City e pubblicati dai media arabi mostrano i  veicoli della Croce Rossa che lasciaono  la zona, insieme a veicoli appartenenti ai combattenti di Hamas.

La scritta "Thank you, president Trump" sulla spiaggia di Tel Aviv

Sulla spiaggia di Tel Aviv è comparsa la scritta: "Grazie presidente Trump" per aver riportato gli ostaggi a casa. In alcuni cartelli comparsi invece ieri sera, Trump è paragonato a Ciro il grande, che permise agli ebrei di tornare in patria e ricostruire il tempio di Gerusalemme. Gli schermi sui grattacieli lo esortano: “Don’t stop! All the way to normalization!” (Non fermarti, avanti tutta verso la normalizzazione!).

Le immagini e i video degli ostaggi prima di essere liberati

I fratelli Cunio al telefono con la famiglia

 

Gli amici di Nimrod Cohen sentono la sua voce mentre parla al telefono con i genitori

 

Einav Zangauker parla per la prima volta da due anni con suo figlio Matan: “stai tornando a casa, non c’è più la guerra”

 

La lettera di Netanyahu agli ostaggi

Il primo ministro Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno scritto a mano una lettera a ciascuno degli ostaggi: "A nome di tutto il popolo ebraico, bentornati! Vi aspettavamo; vi abbracciamo. Sara e Benjamin Netanyahu".

 

Il prossimo rilascio è programmato alle nove

La liberazione di tutti i restanti ostaggi è programmato per le 9:00, ora italiana, a sud della Striscia di Gaza: la fonte è al Jazeera.

 

I primi sette ostaggi sono stati liberati

Tel Aviv, dalla nostra inviata. Dopo 737 giorni e 2 ore di prigionia, Hamas ha liberato i primi sette ostaggi: Matan Angrest, Alon Ohel, Eitan Mor, Omri Miran, i gemelli Gali e Ziv Berman e Guy Gilboa Dalal. I sette ostaggi sono riusciti a raggiungere il convoglio della Croce Rossa camminando.  La Croce rossa ha incontrato i terroristi a Khan Younis, nel sud della Striscia, si è poi diretta verso una base dell’esercito israeliano dentro la Striscia di Gaza. Proseguiranno poi verso Reim, dove incontreranno le famiglie. Poi saranno condotti verso uno dei tre ospedali che da giorni sono pronti ad accoglierli. (Micol Flammini)

 

Chi sono i 20 ostaggi ancora vivi

Matan Angrest, Alon Ohel, Eitan Horn, Omri Miran,  Gali e Ziv Berman, Guy Gilboa Dalal, Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avinatan Or, Elkana Buchbot, Eitan Mor, Maxim Harkin, Rom Breslavsky, Ariel Cuneo, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo. Sul Foglio abbiamo pubblicato i volti e le storie di ognuno di loro, chi erano prima del 7 ottobre, prima di diventare ostaggi.

Di più su questi argomenti: