A tutti quelli che fingono di non vedere quanto è forte l’asse tra Iran e Russia, le indagini dettagliate sugli scambi di armi, tecnologie e ingegneri tra Putin e gli ayatollah. Una partnership che rafforza entrambi
Lo scorso marzo, un produttore di armi russo ha invitato una delegazione di iraniani a un giro di acquisti nelle sue fabbriche di armi. I diciassette visitatori sono stati accolti con pranzi e spettacoli culturali e, l’ultimo giorno, hanno visitato uno stabilimento che produce prodotti da tempo ambiti da Teheran: avanzati sistemi di difesa aerea russi per abbattere gli aerei nemici. La fabbrica, Npp Start, nella città di Ekaterinburg, è sottoposta a sanzioni statunitensi per aver sostenuto la guerra della Russia contro l’Ucraina. Tra i suoi prodotti ci sono lanciatori mobili e altri componenti per batterie antiaeree, tra cui l’S-400 russo, che secondo gli analisti militari è in grado di rilevare e distruggere i caccia stealth di Israele e degli Stati Uniti. Un documento russo trapelato, parte di e-mail iraniane rubate e pubblicate online a febbraio da un gruppo di hacker, descriveva il tour come una vetrina del “potenziale scientifico e tecnico e delle capacità produttive” che la Russia potrebbe offrire all’Iran.
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