Guerra Russia Ucraina, le ultime notizie

Missili russi su cinque stazioni ferroviarie. Papa Francesco ha inviato una lettera al patriarca Kiril. Gli Stati Uniti promettono 700 milioni di dollari in ulteriori aiuti militari

Giorno 61 dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Le notizie in breve

 

  • Il segretario di stato americano Antony Blinken – che è stato a Kyiv domenica per colloqui, insieme al segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin – ha detto che la Russia sta fallendo in tutti i suoi obiettivi di guerra. Gli Stati Uniti riporteranno a partire da questa settimana la loro presenza diplomatica in Ucraina e sbloccheranno altri aiuti militari per oltre 700 milioni di dollari.
  • Cinque stazioni ferroviarie sono state attaccate dall'esercito di Mosca
  • Le persone che sono fuggite da Mariupol hanno detto alla BBC di essere state trattenute in centri gestiti dalla Russia che assomigliavano a campi di concentramento

      

Transnistria, spari con lanciagranate contro ministero. "Nessuna vittima"

L'edificio del ministero della Sicurezza nella regione separatista della Transnistria, in Moldavia, è stato bombardato con un lanciagranate, ha riferito sul suo canale Telegram il servizio stampa dello stato non riconosciuto e sostenuto dalla Russia. L'edificio governativo si trova nella capitale della regione, Tiraspol. Diverse immagini circolate sui social media sembrano mostrare del fumo che esce dalle finestre rotte del palazzo. Non è chiaro chi ci sia dietro il presunto attacco. 

   

La scorsa settimana, un alto comandante russo ha affermato che l'obiettivo della nuova offensiva russa era prendere il controllo dell'Ucraina meridionale e ottenere l'accesso alla Transnistria, che si trova al confine meridionale dell'Ucraina. Con il sostegno di Mosca, la Transnistria ha combattuto una guerra contro la Moldavi negli anni Novanta che ha lasciato al territorio un'indipendenza de facto e una guarnigione di circa 1.500 soldati russi.


  

Domani telefonata Erdogan-Putin

È prevista per domani una telefonata tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello russo Vladimir Putin

 

Oggi Erdogan ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. I due hanno riaffermato il loro "obiettivo comune", che è quello di fermare la guerra in Ucraina "al più presto possibile" e hanno sottolineato "la necessità urgente di un accesso effettivo attraverso corridoi umanitari per evacuare i civili e consegnare la necessaria assistenza alle comunità colpite". Il numero uno dell'Onu ha poi espresso il suo sostegno agli "sforzi diplomatici in corso" condotti dalla Turchia, riferendo che Erdogan "ha concordato di restare in contatto per seguire le iniziative in corso". Domani Guterres sarà a Mosca.


  

Mosca espelle 40 diplomatici tedeschi

Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato di aver espulso 40 membri del personale diplomatico tedesco come ritorsione dopo che Berlino ha espulso lo stesso numero di diplomatici russi. Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha risposto che l'espulsione "non è giustificata”.

 

  

"Nonostante le circostanze sempre più avverse, i nostri colleghi hanno lavorato in Russia con apertura, onesto interesse e grande impegno. La Russia si sta quindi danneggiando ulteriormente". Al contrario, i diplomatici russi espulsi a Berlino "non hanno trascorso un giorno in servizio diplomatico", ma "il loro lavoro ha minacciato tutti coloro che cercano rifugio da noi: non potremmo più tollerarlo e non lo faremo in futuro".


        

Corte penale internazionale e Ue insieme per indagare sui crimini di guerra

La Corte penale internazionale (CPI) si unirà al team dell'Ue istituito il mese scorso per indagare sulle accuse di crimini di guerra in Ucraina. Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan e i pubblici ministeri generali di Lituania, Polonia e Ucraina hanno firmato lunedì un accordo per la prima partecipazione in assoluto del tribunale internazionale per i crimini di guerra a una squadra investigativa. Eurojust - l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale - ha spiegato che lo sforzo di collaborazione invierà "il chiaro messaggio sul fatto che saranno intrapresi tutti gli sforzi" per raccogliere prove e consegnare i responsabili alla giustizia.

 

All'inizio di marzo, il procuratore capo della CPI, Karim Khan, ha dichiarato di aver pianificato di aprire un'indagine sugli eventi in Ucraina "il più rapidamente possibile", dopo che 39 nazioni hanno chiesto l'apertura di un'indagine.


  

Putin dice che la Russia ha sventato un complotto dell'occidentecontro Solovev

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che l'agenzia di spionaggio dell'Fsb ha sventato un piano occidentale per uccidere un importante giornalista russo. "Questa mattina, il Servizio di sicurezza federale ha interrotto le attività di un gruppo terroristico che prevedeva di attaccare e uccidere un famoso giornalista televisivo russo... Abbiamo prove indiscutibili", ha detto Putin durante un incontro con i massimi pubblici ministeri del paese, senza però fornire le prove a sostegno della sua affermazione.

 

Poco dopo, l'agenzia di stampa russa Tass ha spiegato che i servizi di sicurezza hanno arrestato membri russi di un gruppo neonazista chiamato National Socialism/White Power che avrebbe complottato per uccidere il popolare conduttore televisivo di stato filo-Cremlino Vladimir Solovev su "ordine" dell'Ucraina.

   

L'FSB afferma spesso di sventare atti terroristici pianificati da quelli che dicono essere gruppi di estrema destra che agiscono per conto dell'Ucraina, senza però fornire prove a sostegno delle sue accuse. 


  

“Scuse e mezze misure”. L'accusa del ministro degli Esteri ucraino ai leader mondiali

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha criticato i leader mondiali per le loro “scuse e mezze misure” e ha chiesto un embargo dell'Ue sul petrolio russo. Su Twitter, Kuleba ha dichiarato: "Se i leader e le imprese mondiali sono seriamente intenzionati a porre fine ai crimini di guerra russi, devono prima privare Putin delle entrate petrolifere. Basta scuse e mezze misure mentre gli ucraini vengono bombardati, uccisi, torturati e violentati. Il petrolio russo è pieno di sangue ucraino. Smettete di comprarlo! L'Unione Europea ha bisogno di un "vero embargo" sul petrolio russo, ha aggiunto Kuleba".

 


   

Aggiornamenti sugli attacchi russi alle strutture ferroviarie in Ucraina

Almeno cinque persone sono state uccise nell'attacco missilistico russo su due città nella regione centrale di Vinnytsia, in Ucraina, ha confermato l'ufficio del procuratore regionale. Altre 18 sono rimaste ferite negli attacchi che avevano come obiettvi le infrastrutture ferroviarie. Il capo delle ferrovie ucraine ha detto, con un post sui social media, che cinque strutture ferroviarie sono state attaccate dalla Russia questa mattina, inclusa una "sottostazione elettrica ferroviaria", una struttura che fornisce energia alle linee aeree, a Krasne, vicino a Leopoli. Altre due colpite si trovano nella regione di Rivne, secondo il capo dell'amministrazione militare regionale di Rivne, Vitalii Koval.

  

Frammenti di metallo contorto di un razzo russo esploso vicino alla linea ferroviaria a Krasne, vicino a Leopoli (foto di Leon Neal/Getty Images) 

  

Le stazioni e l'infrastruttura ferroviaria ucraina sono diventate un obiettivo chiave per le forze russe. Le linee ferroviarie sono fondamentali sia per portare rifornimenti che per evacuare i civili nei paesi confinanti, come la Polonia. Il mese scorso, più di 50 persone - molti dei quali civili in fuga - sono rimaste uccise in un attacco missilistico contro una stazione ferroviaria nella città di Kramatorsk. La stazione è stata colpita verso le 10:30 ora locale dell'8 aprile mentre la folla aspettava l'evacuazione verso regioni più sicure dell'Ucraina centrale e occidentale.


    

Secondo Mosca c'è una tregua per evacuare civili dall'acciaieria Azovstal. Kyiv smentisce

Cessate il fuoco dalle 14 ora di Mosca, le 12 in Italia, per far uscire i civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo hanno annunciato fonti della Difesa russa, secondo cui "le forze armate e le formazioni della Repubblica popolare di Donetsk dalle 14:00 (ora di Mosca) di oggi cessano unilateralmente qualsiasi ostilità, le unità sono ritirate a distanza di sicurezza e garantiscono il ritiro dei civili (personale di lavoro, donne e bambini) in qualsiasi direzione scelta da loro".

"Se i civili sono ancora nell'impianto, chiediamo categoricamente che le autorità di Kiyv diano immediatamente un ordine corrispondente ai comandanti delle formazioni nazionaliste per il loro rilascio", ha detto lunedì il colonnello Mikhail Mizintsev, citato dalla Tass, l'agenzia di stampa del Cremlino.

L'Ucraina ha smentito che ci sia un accordo con la Russia sulla creazione di un corridoio umanitario. La vicepremier ucraina Irina Vereschuk ha chiesto a Mosca di fornire garanzie scritte al segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. La Russia, ha spiegato, "non ha mai mantenuto gli impegni e non ha aperto il corridoio".


 

Sul terreno

La Russia non ha ancora raggiunto una svolta significativa sul campo, dice il ministero della Difesa del Regno Unito nel suo ultimo rapporto d'intelligence dall'Ucraina. Mosca ha "fatto piccoli progressi in alcune aree da quando ha spostato la sua attenzione sull'occupazione completa del Donbas". Ma "senza sufficiente supporto logistico e di supporto al combattimento, la Russia deve ancora ottenere una svolta significativa", sostiene Londra, che prosegue: "La decisione della Russia di assediare piuttosto che attaccare l'acciaieria Azovstal di Mariupol significa che molte unità russe rimangono bloccate in città e non possono essere ridistribuite. La difesa ucraina di Mariupol ha anche esaurito molte unità russe e ridotto la loro efficacia in combattimento". 

 

   

Ecco un video con le mappe dell'Institute for Study of War, con gli avanzamenti sul terreno e le aree di scontro, dal 24 febbraio a oggi


      

In fuga dal falso "referendum" di Kherson

Le forze russe stanno impedendo a un grande convoglio di persone di lasciare Kherson, secondo l'esercito di Kiev citato dall'agenzia Ukrinform. Le persone erano in fuga, dicono gli ucraini, da un referendum farsa che Mosca sta organizzando per legittimare la sua occupazione. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Hennadiy Lahuda, ha detto che "gli invasori stanno pianificando di tenere un 'referendum' nella regione di Kherson durante i primi giorni di maggio", magari vicino a lunedì 9 maggio, data simbolica perché i russi celebrano la giornata della Vittoria contro il nazismo. 

  

 

Kherson è stata la prima città a essere occupata dai soldati russi durante l'invasione, a febbraio, e oggi vive sotto un regime d'occupazione. Il 23 aprile il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in una conferenza stampa che l'Ucraina abbandonerà ulteriori colloqui con la Russia se si terrà il cosiddetto "referendum" nelle regioni occupate e se i difensori del Mariupol verranno uccisi.

Mosca ha già tenuto un referendum farsa, nel 2014, per giustificare l'annessione della Crimea.


   

Il Papa a Kirill: diventiamo operatori di pace

Papa Francesco ha inviato una lettera di auguri al patriarca di Mosca Kirill per la Pasqua ortodossa celebrato ieri, domenica 24 aprile, secondo il calendario giuliano. Nel passaggio centrale Bergoglio scrive: “Caro fratello! Possa lo Spirito Santo trasformare i nostri cuori e renderci veri operatori di pace, specialmente per l’Ucraina dilaniata dalla guerra, affinché il grande passaggio pasquale dalla morte alla nuova vita in Cristo diventi una realtà per il popolo ucraino, desideroso di una nuova alba che porrà fine all’oscurità della guerra”.

 

   

L’ultimo contatto tra il Papa e il patriarca era stato il 16 marzo scorso, in videochiamata. Un colloquio che, riferiva il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha avuto “come centro la guerra in Ucraina e il ruolo dei cristiani e dei loro pastori nel fare di tutto perché prevalga la pace”. È stato annullato un incontro con Kirill in programma per il prossimo giugno a Gerusalemme. “Mi dispiace – ha spiegato il Papa - ma la nostra diplomazia ha ritenuto che un incontro tra noi in questo momento potesse portare molta confusione”.


      

La diplomazia e le armi

Gli Stati Uniti riporteranno a partire da questa settimana la loro presenza diplomatica in Ucraina e sbloccheranno altri aiuti militari per oltre 700 milioni di dollari, che andranno a Kyiv ma in parte anche agli alleati regionali Nato che hanno fornito armi all'Ucraina e ora hanno bisogno di ricostituire le loro scorte. Lo hanno annunciato funzionari americani al termine del viaggio a Kyiv dei segretari di stato e alla Difesa americani Antony Blinken e Lloyd Austin, che hanno incontrato ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

  
Il nuovo ambasciatore americano a Kyiv sarà Bridget Brink, attuale ambasciatrice in Slovacchia. La nomina avverrà nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le armi, invece, l'annuncio di questa nuova tranche di aiuti militari arriva dopo che il presidente americano aveva già anticipato, giovedì scorso, l'invio di 800 milioni di dollari sotto forma di consegne all'Ucraina in particolare di armi pesanti, richieste da Zelensky per far fronte all'offensiva russa nell'est del paese. In totale, secondo Washington, gli Stati Uniti hanno concesso a Kiyv oltre 4 miliardi di dollari di aiuti militari dall'inizio del mandato di Biden.

   
Finita la missione lampo di Blinken e Austin, che questa mattina sono in Polonia, inizia ora quella di Antonio Guterres: il segretario generale dell'Onu sarà oggi ad Ankara, domani a Mosca e giovedì a Kiyv. Viaggio che però ha attirato forti critiche da parte ucraina. "Non è una buona idea andare a Mosca: non capiamo la sua intenzione di parlare con il presidente russo Vlamdimir Putin", ha detto Igor Zhovka, vicecapo dello staff di Zelensky, avvisando che Guterres "non è autorizzato" a parlare per conto del governo ucraino nei suoi sforzi di pace.


    

Colpite cinque stazioni ferroviarie, dicono le autorità ucraine 

Cinque stazioni ferroviarie nell'Ucraina centrale e occidentale sono state attaccate e ci sono diverse vittime. Le autorità locali della regione di Vinnytsia hanno annunciato su Telegram che alcune persone sono rimaste uccise e altre ferite negli attacchi alle stazioni di Zhmerynka and Kozyatyn senza però precisarne il numero. Oleksander Kamyshin, a capo della compagnia ferroviaria statale ucraina Ukrzaliznytsia, ha detto alla televisione ucraina che gli attacchi sono avvenuti questa mattina a un'ora l'uno dall'altro. Uno di questi attacchi ha colpito la stazione di Krasne, a est di Leopoli, riporta la Bbc. 

 

 

"Questa mattina, nel giro di un'ora, cinque stazioni ferroviarie nell'Ucraina centrale e occidentale sono state prese di mira", ha scritto Kamyshin in un post su Telegram. Il funzionario ha affermato che almeno 16 treni passeggeri avrebbero subito ritardati e che ci fossero feriti. 


   
Velivoli ucraini abbattuti in territorio russo

La difesa aerea russa ha abbattuto due droni ucraini nella zona del villaggio di Borovskoye nella regione russa di Kursk, vicino alla frontiere con l'Ucraina e a nord della città di Charkiv. Il governatore della regione Roman Starovoit, dice che "non ci sono vittime, persone ferite e nulla è stato distrutto. La situazione è sotto controllo". Alcune ore prima un incendio è divampato in un deposito di carburante nella località russa di Bryansk, circa 200 chilometri più a nord, sempre non lontano dalla frontiera vicino alla città ucraina di Chernhiv. La causa preliminare delle esplosioni, dicono alcuni media ucraini è opera dei droni. ma ufficialmente nessuna delle parti collega l'incidente al conflitto. 

  

 

I precedenti. Il primo aprile un deposito di petrolio era andato in fiamme nella città russa di Belgorod. Su Telegram il governatore regionale aveva accusato gli ucraini di avere provocato l'esplosione del deposito con un attacco aereo: avrebbero mandato due elicotteri a bassa quota oltre confine e lanciato missili sulla struttura. L'Ucraina non ha rivendicato nessun attacco ma in alcuni filmati diffusi sul web si vede il deposito in fiamme ed elicotteri in volo. Tre giorni prima un deposito di munizioni era esploso, sempre a Belgorod, che si trova a soli 80 chilometri da Kharkiv, in Ucraina.


 

In fiamme un deposito di petrolio in Russia

C'è stato un enorme incendio in un deposito petrolifero nella città russa di Bryansk, non lontano dal confine ucraino. Per il momento l'evento non è stato collegato alla guerra. Le autorità russe dicono che le indagini sono ancora in corso, da Kyiv ancora nessun commento. 

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