L'accordo europeo
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Il rischio Grecia esiste se si rifiuta il Mes
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Fare bene è meglio che fare presto
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“Debito perpetuo” è difficile da digerire. Ma l'Ue va verso un accordo complicato
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Fiammate di spread e attesa dei mercati
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Aziende e governi. Ora di grandi coalizioni
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Viva l'Europa
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Cambiare idea si può
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La crisi coronavirus ha oscurato politicamente Matteo Salvini
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Il test di realtà per gli autocrati
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I soldi ci sono. Ok?
Bruxelles. Bond è un sostantivo maschile inglese che può significare “legame”, “catena”, “vincolo” o “promessa”. Ma è anche un verbo per dire “unire”, “saldare” e “affezionarsi”. Ed è ovviamene una “obbligazione finanziaria con rendimento fisso”. Che siano Eurobond, Coronabond, Recovery bond, bond del Mes, bond della Bei o bond di uno Special Purpose Vehicle, il dibattito che anima i capi di stato e di governo dell’Unione europea va ben oltre quello delle cifre necessarie per fare uscire l’economia dal coma artificiale senza subire danni collaterali profondi e permanenti. Il pil dell’Ue rischia una contrazione del 15 per cento quest’anno, ha avvertito la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. “Siamo in una spirale catastrofica”, ha spiegato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
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