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Brexit formato tabloid

Redazione

L’uscita della Gran Bretagna dall’Ue è iniziata dalla carta. Una ricerca

E va bene, i social network hanno avuto un ruolo centrale, senza dubbio importante e sicuramente losco nel sancire la vittoria del Leave durante il referendum sulla Brexit del 2016. Le inchieste che lo hanno dimostrato sono molte, ma quello che non avevamo osservato era ciò che accadeva sulle pagine dei giornali. Spesso impegnati a dare per morta la stampa, analisti e studiosi non stavano notando che sui tabloid l’euroscetticismo era nato molto prima che esistesse la Brexit, e anzi da anni stava preparando il campo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

 

Che i tabloid avessero plasmato l’opinone pubblica britannica, lo aveva già detto a questo giornale l’analista britannica Catherine Fieschi, autrice del libro “Populocracy. The Tyranny of Authenticity and the Rise of Populism”, e di recente una ricerca condotta da Florian Foos della London School of Economics, e da Daniel Bishof dell’Università di Zurigo ha mostrato come nella contea di Merseyside, nel nord-ovest dell’Inghilterra, dopo un prolungato boicottaggio del tabloid Sun, l’euroscetticismo della popolazione si sia ridotto e anzi, nel referendum del 2016, ha vinto il Remain.

 

Il boicottaggio era iniziato nel 1989, dopo che il Sun incolpò i tifosi del Liverpool per la strage calcistica di Hillsborough in cui morirono 96 persone. Nella ricerca, Foos e Bishof affermano che la classe operaia della contea passò dal Sun, da sempre euroscettico, al Daily Mirror, a favore dell’Ue. La ricerca mostra come la percentuale di euroscettici nell’area è andata via via diminuendo e se nel 1989 gran parte della popolazione voleva l’uscita del Regno Unito dall’ Ue, nel 2016 il 51 per cento della popolazione del Merseyside votò a favore del Remain. Secondo Foos, se non ci fosse stato il boicottaggio del Sun, la situazione sarebbe stata inversa e il numero degli euroscettici negli anni sarebbe cresciuto. La Brexit, prima ancora delle battaglie sui social network, è nata sui tabloid, anti Ue, anti élite, anti cosmopolitismo, capaci di plasmare e influenzare l’opinione pubblica britannica. Il loro effetto si è verificato nel corso degli anni, i social hanno poi dato il colpo finale.

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