Theresa May al Consiglio europeo di ieri sera (Foto LaPresse)

La Brexit ad Halloween

L'Ue concede una proroga fino al 31 ottobre, un compromesso tra le posizioni di Francia e Germania. La premier britannica tira un sospiro di sollievo

L'accordo raggiunto ieri sera dai leader europei per rinviare la Brexit fino al 31 ottobre è un compromesso tra la posizione di Emmanuel Macron e quella di Angela Merkel. Il presidente francese era contrario a una proroga lunga, che considerava “una soluzione poco logica, per noi e per i cittadini britannici”. Paradossalmente, Macron è stato il miglior alleato di Theresa May, entrambi continuano a sperare che il Regno Unito esca dall'Unione europea il prima possibile, seppur per ragioni opposte. Il presidente francese vuole farla finita con la Brexit il prima possibile, per portare avanti il suo progetto di riforme europee. Secondo alcune indiscrezioni, Macron voleva imporre delle condizioni stringenti alla Gran Bretagna per rimanere nell'Ue durante il periodo della proroga, ma i leader europei non le hanno approvate. I capi di governo dei 27 hanno specificato che il Regno Unito sarà libero di uscire dall'Ue non appena il Parlamento britannico avrà approvato un accordo. La May spera che ciò avvenga prima del 22 maggio, per evitare di partecipare alle elezioni europee, che sarebbero viste come un'umiliazione da parte dei cittadini britannici.

   

L'unica via per trovare una maggioranza a Westminster passa da un accordo con i laburisti: ma le trattative proseguono a rilento, ed è improbabile che si trovi un compromesso entro breve. Lo ha ammesso anche il ministro ombra dell'Economia, John McDonnell, uno degli uomini più vicini a Corbyn. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha chiesto ai britannici di “non perdere tempo” ma non ha escluso che possa essere concessa un'altra proroga se lo stallo dovesse continuare oltre il 31 ottobre. Ieri sera è intervenuto nel dibattito anche il presidente americano Donald Trump, per criticare ancora una volta l'atteggiamento dell'Unione europea. "Peccato che l'Ue sia così dura col Regno Unito sulla Brexit – ha twittato Trump – A volte nella vita devi fare respirare le persone prima che queste ti mordano". 

  

 

Tuttavia, il compromesso di ieri sera non è una pessima notizia per Theresa May, le cose potevano andare molto peggio per lei. I brexiteers più rumorosi la accuseranno di essersi sottomessa a Bruxelles per l'ennesima volta, ma alcuni paesi europei proponevano una soluzione più compromettente per la May. La linea della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e di Tusk era di procedere con una proroga lunga, almeno fino al 31 marzo 2020, che avrebbe provocato l'ennesima ribellione di massa nel partito della premier.  

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