Lo sbarco di un gruppo di migranti a Malaga in Spagna (foto LaPresse)

Meno propaganda, più modello spagnolo

Redazione

Mentre Salvini urla e non fa, Madrid espelle più clandestini dell’Italia

Il ministero dell’Interno spagnolo, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, ha reso noti i dati delle espulsioni di immigrati irregolari o colpevoli di reati negli anni dal 2013 al 2017. Si tratta di 54.963 persone, provenienti per la maggior parte dal Marocco e dall’Algeria, ma anche da paesi subsahariani, nonostante la difficoltà di identificazione, e persino di cittadini comunitari che sono stati condannati per reati come lo spaccio di droghe, tra questi anche un centinaio di italiani. Anche in Spagna ci sono difficoltà soprattutto per gli immigrati da paesi che non hanno accordi di rimpatrio e che dopo un periodo di circa un mese nei centri di riconoscimento finiscono nelle strade. Tuttavia il numero delle espulsioni, attuate senza eccessi propagandistici o esibizione di argomenti xenofobi, risulta piuttosto elevato. Nessuno ha accusato la Spagna per queste pratiche di un atteggiamento disumano, visto che il diritto internazionale riconosce a ogni paese il diritto di stabilire le norme che regolano l’immigrazione.

 

Questo principio vale anche per l’Italia, naturalmente, che ha espulso circa 7.000 immigrati clandestini nel 2017 (2 mila in meno della Spagna che ha un afflusso di immigrati minore), ma solo la metà di questi è stata effettivamente rimandata nei paesi di origine, mentre agli altri viene soltanto consegnato un documento con l’ordine di espulsione. Matteo Salvini, che fa la faccia feroce contro gli immigrati, in realtà non riesce nemmeno a fare quel che ha fatto Mariano Rajoy, durante anni in cui, peraltro il presidente del governo spagnolo governava senza maggioranza. L’eccesso di propaganda, al di là dei toni che è eufemistico definire sgradevoli, contrasta con la scarsa propensione ad affrontare e risolvere i problemi che ostacolano una corretta gestione dei flussi migratori e una adeguata sanzione di quelli illegali. Lo slogan “dalle parole ai fatti”, tanto sbandierato, non trova riscontro nella realtà.

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