Il “successo libico” di Conte è una foto già vecchia

Daniele Raineri

I libici che si stringono la mano? Emmanuel Macron aveva fatto la stessa cosa un anno fa e non è cambiato nulla

E così il premier Conte durante la conferenza di Palermo è riuscito a far stringere la mano ai due rappresentanti della Libia spezzata: da una parte il premier di Tripoli, Fayez al Serraj, e dall’altra il generale che comanda la Cirenaica, Khalifa Haftar. Peccato che la stessa foto l’aveva già ottenuta il presidente francese Emmanuel Macron nel luglio 2017 a Parigi e senza poi ottenere grandi successi (e i due si erano già stretti la mano davanti ai fotografi anche nel 2016). I francesi avevano chiesto a Serraj e Haftar di portare la Libia a elezioni a dicembre 2018 e invece com’è facile constatare manca soltanto un mese e le elezioni sono un’utopia, è già tanto se i combattimenti a Tripoli si sono temporaneamente interrotti. Il punto è che le foto ricordo non sono difficili da ottenere e non equivalgono a progressi diplomatici. Conte aveva invitato a Palermo il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin. Molti esperti avvisavano: al massimo otterremo una foto ricordo. Ed eccola qui.

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  • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)