Piazza Affari, Milano (foto Ansa)

Editoriali

Il boom c'è, lo dice anche l'Ocse. Ora niente scemenze

Redazione

Decisioni chiare e responsabilità. Come non sprecare il gran rimbalzo

Anche l’Ocse, l’organizzazione dei paesi industrializzati, rivede al rialzo le stime del pil italiano allineandole a quelle del governo che indicherà per fine 2021 un “oltre 5,8 per cento”. L’Ocse prevede 5,9: a metà anno prossimo l’Italia tornerà ai lievelli pre Covid. Ma come evitare di cadere nella troppa euforia, visto che siamo in presenza di un rimbalzo dopo la crisi senza precedenti? Intanto evitando paragoni impropri: se “facciamo meglio di Germania e Francia” non significa nulla poiché eravamo ben dietro (e continuiamo a esserlo).

 

L’Ocse entra nel merito di come gestire sia il recupero economico sia i fondi europei. L’istituto sottolinea due aspetti: un cuneo fiscale quinto in Europa (e con l’evasione sul podio) e il bassissimo livello di occupazione, il 57 per cento contro la media Ue del 67. Da noi rispetto ai paesi limitrofi dieci persone su 100 non trovano lavoro o scelgono di non lavorare. Il peso del fisco per l’Ocse andrebbe ridotto a partire da giovani e donne, meglio se in via permanente per tutti. Poiché il debito, che salirà al 160 per cento. La conseguenza è che si devono tagliare spese improduttive e assistenziali. L’Ocse non fa un elenco specifico, ma indica una macro area: le pensioni.

E’ la macro voce della spesa pubblica in cui l’Italia spende nettamente di più degli altri paesi. Pertanto, il paese deve quantomeno lasciar scadere Quota 100, è l’indicazione dell’Ocse, per evitare di aumentare ulteriormente la spesa previdenziale. Un’altra buona notizia è arrivata dai mercati che hanno accolto con rialzi la notizia che l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, darà nelle prossime due settimane via libera alla terza dose del vaccino Pfizer e Moderna. La pandemia non è superata ma proprio il miniboom economico dell’estate, mentre la campagna vaccinale procede spedita, dimostra che è gestibile, varianti comprese, con decisioni chiare e comportamenti responsabili. I vaccini e il green pass sono gli elementi indispensabili per sostenere la crescita. Sul resto, però, c’è molto da lavorare.

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