ANSA /TONINO DI MARCO

Istat, le nuove stime per il 2021: pil in crescita del 4,7 per cento

Ritoccati al rialzo i numeri attesi dal governo: l'Istituto di statistica prevede una "sostenuta crescita" del Prodotto interno lordo e una progressiva normalizzazione della disoccupazione

Dopo la crisi, il rimbalzo. L'economia italiana tornerà a correre: l'ultima stima pubblicata dall'Istat dice che il pil italiano aumenterà 4,7 per cento in questo 2021 e di un ulteriore 4,4 nel 2022. Ritmi sostenuti, che verranno innescati ulteriormente dagli interventi previsti all'interno del Pnrr. La crescita del pil, dice l'Istituto nazionale di statistica, "sarà trainata dagli investimenti (+10,9 per cento e +8,7) e, con un’intensità minore ma significativa, dalla spesa delle famiglie e delle Isp (+3,6 per cento e +4,7)". Migliorano dunque le previsioni rispetto a quanto calcolato dal governo: due mesi fa nel Def veniva indicato un aumento del Prodotto interno lordo del 4,5 per cento. Sarà un'altra estate di ripresa, dopo che già nel terzo trimestre del 2020 il pil era volato al +16,1 per cento, anche allora superando le aspettative del governo.

 

 

Numeri incoraggianti anche per quanto riguarda il mercato del lavoro. "L'evoluzione dell'occupazione sarà in linea con quella del pil, con una accelerazione nel 2021 (+4,5 per cento) e un aumento nel 2021 (+4,1). L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro con un aumento nell’anno corrente (9,8 per cento) e un lieve calo nel 2022 (9,6 per cento). Su quest'ultimo punto giocherà un ruolo chiave la partita di Draghi sullo sblocco dei licenziamenti: il Fondo monetario internazionale e l'Unione europea dicono di superare il divieto, ma il premier dovrà superare le resistenze dei partiti di maggioranza.

 

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