Il grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino (LaPresse)

Mossa a sorpresa di Intesa Sanpaolo su Ubi: offerta da 5 miliardi

Mariarosaria Marchesano

Vogliamo unire due eccellenze del nostro sistema bancario per dare vita a una nuova realtà leader nella crescita sostenibile e inclusiva, ha detto il ceo Carlo Messina, che stima ricavi a 21 miliardi. Previsto anche il coinvolgimento di Unipol e Bper

Milano. Intesa Sanpaolo ha lanciato un'offerta pubblica di scambio da 4,86 miliardi di euro su Ubi Banca. Con una mossa a sorpresa, e poche ore dopo la presentazione del nuovo piano industriale di Ubi, il gruppo guidato da Carlo Messina ha annunciato nella notte che offrirà 1,7 nuove azioni per ogni azione Ubi, per una valorizzazione di quest'ultima pari a 4,254 euro per azione, con un premio del 27,6 per cento sul prezzo di chiusura di venerdì scorso. Euforica la reazione della Borsa, che ha premiato il titolo di Ubi con un rialzo del 22 per cento (a metà mattina) e di quasi il 2 per cento per il gruppo Intesa.

  

“L’operazione apre un nuovo capitolo della storia di questo Gruppo: vogliamo unire due eccellenze del nostro sistema bancario – Intesa Sanpaolo e Ubi Banca – per dare vita a una nuova realtà leader nella crescita sostenibile e inclusiva", ha dichiarato stamattina Messina che illustrerà in giornata i dettagli di un'operazione complessa, che prevede il coinvolgimento di Unipol e Bper ai quali saranno ceduti alcuni rami d'azienda per superare eventuali problemi di antitrust. L'ops viene definita "ostile" da alcuni analisti, ma fonti vicino a Intesa precisano che è "non concordata" e che Ubi è considerata tra "le migliori banche italiane, radicata nelle regioni più dinamiche, con rilevanti risultati conseguiti grazie all'eccellente lavoro svolto dal ceo e dal management".

  

"Il nostro settore, a livello europeo, è entrato in una nuova fase che richiede maggiori dimensioni, una più ampia capacità di investire e l’adozione di un nuovo modello di finanza sostenibile. Grazie a questa operazione, la banca che nascerà dall’integrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi potrà essere uno dei leader del sistema bancario europeo", ha detto Messina specificando che l’ammontare degli impieghi sarà di circa 460 miliardi di euro; il risparmio che gli italiani affidano alla nuova Banca supererà il valore di 1,1 trilioni di euro, i ricavi saranno pari a 21 miliardi di euro: "queste cifre esprimono tutta la forza dell’economia italiana, le capacità del nostro sistema imprenditoriale e la solidità del patrimonio delle nostre famiglie".

  

Se l'operazione andasse in porto così come è stata disegnata, Ubi sarebbe "spacchettata" perché Unipol acquisirebbe le joint venture nell'ambito del settore bancassicurazione di Ubi e Bper 500 filiali con sede prevalentemente nel Nord Italia. La motivazione strategica di Intesa Sanpaolo si può riassumere in tre punti: consolidamento della leadership nel settore bancario, nel quale il gruppo acquisirebbe una quota di mercato del 20 per cento; affinità riconosciuta con Ubi per quanto riguarda il modello di business e i valori aziendali; possibilità di aumentare la massa critica e raggiungere simultaneamente una maggiore copertura dei mercati geografici serviti, al fine di realizzare significative sinergie di costo, economie di scala e liberazione di importanti risorse per investimenti tecnologici. Il gruppo Intesa prevede di arrivare a un utile di 6 miliardi di euro nel 2022 anche grazie a quest'operazione.