Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni (foto LaPresse)

Beati gli ultimi (ma mica tanto). L'Italia è il paese che cresce meno nell'Ue

La crescita media attesa nell'Eurozona è dell'1,2 per cento nei prossimi tre anni. Nessuno stato membro fa meno dell'1 per cento. Tranne noi, che siamo fermi allo 0,3

Secondo le previsioni economiche per l'inverno 2020 pubblicate oggi dalla Commissione, l'economia europea dovrebbe proseguire su un percorso di crescita costante e moderata. “L'area euro ha goduto del periodo più lungo di crescita sostenuta, da quando è stata introdotta la moneta unica nel 1999, con corrispondenti buone notizie sul fronte dell'occupazione”, ha detto Paolo Gentiloni, commissario europeo per l'Economia. “Abbiamo anche assistito a sviluppi incoraggianti in termini di ridotte tensioni commerciali ed evitato una Brexit senza accordi. Ma affrontiamo ancora una significativa incertezza politica, che getta un'ombra sulla produzione”. Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, ha sottolineato che “dovremmo essere consapevoli dei potenziali rischi all'orizzonte” e quindi gli stati membri dovrebbero “utilizzare questa finestra di tempo per perseguire riforme strutturali” che stimolino la produttività, mentre i paesi “con un debito pubblico elevato dovrebbero rafforzare le proprie difese perseguendo politiche fiscali prudenti”. Sebbene la crescita del prodotto interno lordo dell'Eurozona dovrebbe mantenersi stabile all'1,2 per cento in questo e nel prossimo anno, gli economisti di Bruxelles indicano che dopo quattro trimestri di aumento lento dell'attività economica, il pil reale è calato dello 0,3 per cento negli ultimi tre mesi del 2019. La prossima previsione economica sarà quella di primavera, che dovrebbe essere pubblicata il prossimo 7 maggio.

   

Nonostante l'andamento sostanzialmente stabile, l'Italia si conferma di gran lunga il paese peggiore dell'Eurozona per quanto riguarda le stime di crescita. Nessun altro stato membro avrà una crescita sotto l'1 per cento. Il divario dell'Italia rispetto all'area è 0,9 per cento quest'anno e 0,6 per cento l'anno prossimo. 

 

  

La Commissione ha aggiornato infatti le stime sull'andamento dell'economia italiana, limando la previsione di crescita per il 2020 dal più 0,4 per cento del novembre scorso a più 0,3 per cento, anche per via di un effetto trascinamento negativo dal 2019. Nel 2021, poi, l'economia italiana dovrebbe crescere dello 0,6 per cento contro lo 0,7 per cento stimato tre mesi fa. La media di crescita attesa dell'Eurozona è dell'1,2 per cento per tutti e tre gli anni. Rispetto agli anni passati, inoltre, la crescita dell'Italia è in netto declino. I tecnici di Bruxelles sottolineano che “i rischi di ribasso delle prospettive di crescita restano pronunciati”.

   

Di più su questi argomenti: