Jerome Powell (foto LaPresse)

Principio di precauzione alla Fed

Redazione

Powell taglia i tassi prima di una vera minaccia per l’economia americana

La Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse per la prima volta dalla crisi finanziaria e, così facendo, ha lasciato intendere che potrebbe ridurre ancora il costo del denaro per cercare di isolare l’economia americana – che cresce a livelli record – dal rallentamento della crescita globale.

 

La decisione è stata presa a maggioranza (ma non all’unanimità, due banchieri del consiglio hanno votato contro) per abbassare il tasso di riferimento di un quarto di punto (al 2-2,25 per cento). La decisione era stata ampiamente prevista dagli economisti, tuttavia deluderà il presidente americano Donald Trump che, dopo avere bullizzato il presidente della Fed, Jerome Powell, aveva twittato auspicando un “grosso taglio”, ovvero di mezzo punto.

 

La banca centrale americana sembra però pronta a un altro taglio a settembre, benché si riservi di “monitorare le implicazioni di successive informazioni sulla attività economica e si riservi di agire in modo appropriato”. Il modus operandi delle principali Banche centrali è quello di premunirsi da un rallentamento previsto della crescita mondiale con una nuova espansione attraverso tagli dei tassi o con misure non convenzionali come l’acquisto di titoli pubblici e obbligazioni di società private. Un mood che vale sia per le banche più politicizzate, come in Cina e in Turchia, sia per quelle con solide barriere a difesa della propria indipendenza, come la Banca centrale europea.

 

Un rapporto di Bank of America ha però avvertito che un concerto di Banche centrali rischia di rivelarsi un gioco a somma zero senza avvantaggiare alcuna economia in particolare nel breve periodo, con il rischio di innescare invece un processo di azzardo morale che porterà a gonfiare i corsi di Borsa prima di di riuscire a sostenere l’economia reale. In altri termini, la Fed ha inaugurato una strategia di accomodamento preventivo – ovvero prima che si manifestino dati estremamente negativi – sostenendo anzitutto i mercati finanziari. Le altre probabilmente la seguiranno.

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