Foto Imagoeconomica

Il governo tentenna e Tria riprende il controllo sulla trattativa per la manovra

Redazione

Borsa in rialzo e spread in calo dopo l'apertura a ridurre il rapporto deficit/pil dal 2020. E' atteso per oggi il testo del Def 

Il viaggio in Europa di Giovanni Tria, concluso con un rientro anticipato a Roma nella serata di lunedì, sembra aver prodotto un primo risultato nel dibattito interno sulla manovra. Il governo sarebbe pronto a impegnarsi per ridurre il rapporto deficit/pil dopo il primo anno, arrivando dal 2,4 al 2 per cento nel 2020. La linea si è ammorbidita ieri in serata, durante un vertice a Palazzo Chigi convocato per fare il punto dopo l'incontro del ministro Tria con l'Eurogruppo in Lussemburgo e dopo la giornata di ieri in Borsa, colpita dalle tensioni sullo spread che ha raggiunto quota 302. Una virata confermata anche oggi dallo stesso ministro Tria durante la presentazione del rapporto del Centro studi di Confidustria: "Nel 2019 ci sarà una scostamento dagli impegni di riduzione del deficit presi con l'Ue ma negli anni successivi ci sarà una graduale riduzione". Per ottenere il contenimento del deficit, il ministro ha indicato "un fortissimo taglio di spending review" e un aumento della crescita spinto fagli investimenti pubblici che, auspica Tria, "ritornino ai livelli pre-crisi".

  

Il confronto con l'Europa resta tuttavia delicato. Da una parte i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini alimentano lo scontro addossando a Bruxelles le responsabilità dell'andamento dei mercati, dall'altra Tria cerca la mediazione per ridurre il rischio che la manovra venga bocciata per via del deficit strutturale troppo elevato. 

      

"Confermiamo il 2,4 per cento e si punta a una diminuzione del debito negli anni successivi grazie alla crescita che ci sarà e ai tagli agli sprechi", ha detto ieri sera il vicepremier Luigi Di Maio dopo l'incontro. "Confermiamo il programma delle riforme annunciate che partiranno già nel 2019", ha aggiunto poi il premier Giuseppe Conte, spiegando di voler "accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell'arco del triennio". Dichiarazioni che hanno alleggerito la tensione sulla Borsa, come dimostra l'apertura di Piazza Affari, con i titoli delle banche in risalita dopo le vendite di ieri e il differenziale tra i titoli di stato italiani e tedeschi in diminuzione, a 285 punti base. 

 

Intanto, a Palazzo Chigi continua anche questa mattina il confronto sulla nota di aggiornamento del Def. Il testo, che contiene le nuove stime di crescita e gli obiettivi di bilancio, dovrebbe essere presentato oggi alle Camere.

Di più su questi argomenti: