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editoriali

Il politicamente corretto è in ritirata?

Redazione

Lo afferma Jonathan Chait, gran saggista che aveva dato l’allarme

"Sono passati sette o otto anni da quando un’ondata di norme illiberali sulla discussione di razza e genere ha iniziato a colpire una serie di istituzioni progressiste. Il nome di questo fenomeno continuava a cambiare, da politically correct a cancel culture a woke. E se i suoi giorni fossero finiti?”. Lo sostiene sul New York Magazine Jonathan Chait, saggista e commentatore che fra i primi aveva suonato l’allarme sulla “sinistra illiberale”. Ora dice che si è dimostrata impraticabile: “Gergo impenetrabile, folle irrazionali, sessioni di lotta, scuse forzate inquietanti, licenziamenti assurdi…”. E poi slogan: “Black Lives Matter, Green Transition, le donne trans sono donne, 1619 project, Defund the Police…”. “Sospetto che le acque alluvionali si stiano già ritirando”, scrive Chait.  “Il mondo accademico ha prodotto sfide filosofiche di sinistra al liberalismo che considerano la parola come equivalente alla violenza e considerano le controversie politiche come un conflitto a somma zero tra oppressore e oppresso. Ma un sistema basato sulla sottomissione spaventosa dei dissidenti è una fragile base per il cambiamento sociale”. E la paura sta cominciando a cedere il passo a “un attento ma deciso respingimento – nei campus, nei media e in politica”. 

Un elenco crescente di college sta seguendo l’Università di Chicago nell’istituzione  del principio secondo cui un campus dovrebbe essere un luogo di libero dibattito. Il recente editoriale del New York Times a difesa della libertà di parola è un punto di svolta. L’ex sindaco di Filadelfia Michael Nutter ha accusato i “woke bianchi” di aver negato l’ondata di criminalità nella sua città. Il membro del Congresso Ruben Gallego ha attaccato l’uso da parte della sinistra della parola Latinx: “Quando i politici latini usano il termine, è  per placare i ricchi progressisti bianchi”. Il sindaco di San Francisco London Breed, la cui città sta affrontando un picco di droga e criminalità, si è scagliato contro “le cazzate che hanno distrutto la nostra città”. La piena sta passando? 

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