Eliminato il Pen a New York, il premio custode della libertà di parola. Gli scrittori volevano l’autodafé sullo stato ebraico. Un romanziere iraniano: “I letterati amano feticizzare la brutalità di Hamas”. Dimissioni e diktat
Mentre la Columbia University sembra l’Unione degli studenti tedeschi del 1933, il Pen America, custode della libertà di parola, cancella il suo premio letterario dopo il boicottaggio degli scrittori sulla guerra tra Israele e Hamas. L’organizzazione degli scrittori, impegnata nella tutela della libertà di espressione, ha fatto sapere che dei 61 autori e traduttori nominati per il premio, 28 hanno scelto di ritirare i loro libri. Hanno criticato il Pen per una presunta mancanza di sostegno agli scrittori palestinesi.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE