cancel culture a destra

"Maus" di Art Spiegelman cancellato in una scuola del Tennessee

Nicola Contarini

Il romanzo a fumetti vincitore del Pulitzer nel '92 è stato eliminato dal programma di una terza media per il "linguaggio scurrile e la rappresentazione di nudo". Peccato si tratti dell'opera che ha fatto conoscere l'Olocausto a molti giovani americani. L'autore ha parlato di decisione "orwelliana"

Il 10 gennaio il consiglio scolastico di un istituto della contea di McMinn, Tennessee, ha votato all'unanimità per l'eliminazione della graphic novel "Maus" dai curricola di terza media. Lo provano i verbali della riunione, in cui il direttore Lee Parkison esordisce dicendo: "I valori della nostra contea sono riconosciuti da tutti. C'è un linguaggio rude e discutibile in questo libro, ed essendosene resi conto, due o tre di voi sono venuti nel mio ufficio per parlarne". Dunque la decisione passata dieci voti a zero per eliminare il fumetto è stata giustificata dall'uso di parolacce e "bestemmie" ("God damn") e da una rappresentazione di nudo femminile.

    

Nudo femminile, ma attenzione alla specie: i personaggi del fumetto sono appunto topi. "Maus: A Survivor's Tale" è una graphic novel di Art Spiegelman la cui pubblicazione è iniziata nel 1986, e racconta l'Olocausto a partire dai ricordi del padre dell'autore, ebreo polacco sopravvissuto ai campi di concentramento di Majdanek e di Auschwitz. È la storia della famiglia di Spiegelman, gli ebrei sono disegnati come topi e i nazisti come gatti. Nel 1992 diventa il primo (e a oggi l'unico) fumetto vincitore del premio Pulitzer.

     

Art Spiegelman al festival Collisioni nel 2014 (LaPresse)

"Sono un po' sconcertato da questa notizia", ha detto Spiegelman, 73 anni, all'emittente televisivo CNBC in un'intervista. "Mi lascia a bocca aperta, 'like, what?'", così l'autore, che ha saputo del divieto solo dopo che è stato oggetto di un tweet mercoledì - un giorno prima della Giornata della Memoria. Ha definito il consiglio scolastico "orwelliano" per la sua decisione. Ha aggiunto anche di sospettare che dietro la giustificazione per le parolacce e la rappresentazione di nudo ci sia l'argomento del libro: il tempo trascorso dai suoi genitori nei campi di concentramento nazisti, l'omicidio di massa degli ebrei, il suicidio di sua madre quando lui aveva solo 20 anni, e il suo rapporto con il padre. "Conosco un sacco di ragazzi che mi hanno detto di aver imparato molto da 'Maus'. In Tennessee devono essere impazziti, sta succedendo qualcosa di molto strano laggiù".

   

Il Tennessee è stato vinto da ogni candidato presidenziale repubblicano dal 2000. L'allora presidente Donald Trump nel 2020 ha vinto la contea di McMinn con quasi l'80 per cento dei voti. L'episodio di "Maus" mostra che il vento della censura soffia non solo dalla sinistra woke: la scuola, l'istruzione e i libri di testo sono le nuove frontiere lungo le quali combattere battaglie culturali e identitarie. Anche da destra. E sempre più spesso usando come pretesto la necessità di preservare i giovani da immagini disturbanti, offensive, violente.

  

Neil Gaiman, l'autore della serie di fumetti "The Sandman", del romanzo "American Gods" e di altre opere pluripremiate, ha criticato l'azione del consiglio scolastico, scrivendo su Twitter: "C'è solo un tipo di persone che voterebbero per vietare Maus, qualunque sia il loro nome in questi giorni".