
Editoria in subbuglio
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“Sono un fumatore e vado dal tabaccaio. Ma se vado dal tabaccaio a farmi del male, non capisco perché non possa andare in libreria”, dice al Foglio Giovanni Francesio, responsabile della narrativa italiana Mondadori. A differenza di altri editori, che stanno rivedendo radicalmente i loro piani, Francesio attende soprattutto la riapertura delle librerie. “In questo momento sono fermo ad aspettare di sapere quando possiamo ricominciare a pubblicare le novità. Aspetto una data. Fino ad allora, Mondadori ha deciso di non fare uscire nuovi libri che altrimenti sarebbero finiti nel mercato online e non in libreria”. Ogni responsabile editoriale, dice Francesio, ha il suo metodo e lavora a modo suo, “alcuni colleghi più estrosi e brillanti di me vivono la programmazione in modo più elastico. Io invece, per il ruolo che ho, vivo la programmazione in modo militare. E non potrebbe essere altrimenti, lavorando per un editore che fa 60 romanzi all’anno”.
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- David Allegranti @davidallegranti
David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.