foto Jewish Journal

Mangiare e bere israeliano, in barba ai boicottaggi dell'Europa

Claudio Cerasa

Breve lista di prodotti a marchio Israele da comprare in risposta alla sentenza della Corte di giustizia europea che stabilisce di recare l'indicazione delle merci originarie dei territori occupati. Dagli agrumi di Mehadrin, ai vini della Golan Heights Winery

Al direttore - Mai come adesso sono d’accordo con i burocrati europei che vogliono etichettare i prodotti israeliani lavorati nelle colonie: il consumatore ha diritto di sapere. Certo la lunghezza delle etichette aumenterà, anche perché dopo il made in colonia israeliana, dobbiamo anche mettere il made in paesi che finanziano il terrorismo o sfruttano il lavoro minorile o violano i diritti umani: il consumatore ha il diritto di sapere. 

Valerio Gironi 

 

 

Nella mattinata di martedì, mentre gli israeliani scendevano nei rifugi antimissile, la Corte di giustizia dell’Unione europea, come ha raccontato Giulio Meotti sul nostro giornale, stabiliva per la prima volta che “i prodotti originari dei territori occupati dallo stato di Israele devono recare l’indicazione del loro territorio di origine accompagnata, nel caso in cui provengano da un insediamento israeliano all’interno di detto territorio, dall’indicazione di tale provenienza”. Israele è diventato il primo e unico stato i cui beni provenienti da territori contesi sono marchiati con una speciale dicitura. 

 

 

Ci sono duecento contese territoriali nel mondo, dalla Crimea invasa dalla Russia al Tibet sotto dominio cinese fino a Cipro. Quattro anni fa, il Foglio aprì un comitato di solidarietà anti boicottaggio per promuovere la vendita di prodotti israeliani e invitare ad acquistare ciò che l’Europa vuole invece follemente marchiare. Esiste un modo semplice per rispondere al boicottaggio approvato dalla Corte di giustizia europea: comprare quei prodotti. Vi rioffriamo l’elenco. Prodotti agricoli: agrumi e pompelmi (Mehadrin, Jaffa), datteri (Mehadrin, Haidaklaim, King Solomon, Jordan River), avocado, mango e melograni (Mehadrin, Kedem, Frutital, Sigeti, McGarlet), frutta secca, disponibili in tutti i supermercati italiani. Sodastream: prodotti gasatori per l’acqua frizzante. Ahava: azienda israeliana di cosmetici prodotti con i famosi fanghi del Mar Morto. In Italia si vende nelle farmacie, erboristerie, profumerie e grandi magazzini come la Rinascente. Vino: Golan Heights Winery e Barkan, due fra i maggiori e più pregiati vini israeliani disponibili in tutte le nostre enoteche. Comprate, please.

  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.