Un poliziotto davanti alla prefettura di polizia di Parigi dopo la strage di questa mattina (foto LaPresse)

Strage in prefettura a Parigi: un funzionario accoltella quattro poliziotti

Mauro Zanon

Il bilancio è di cinque morti compreso l'aggressore, e un ferito. Gli inquirenti seguono la pista di un “conflitto interno”, piuttosto che quella terroristica

Parigi. Oggi, attorno alle 12.30, un funzionario della prefettura di polizia di Parigi ha attaccato con un coltello in ceramica diversi poliziotti all’interno del commissariato centrale situato nell’Ile-de-la-Cité, nel cuore della capitale francese. 

 

 

 

Secondo le informazioni di Lci, l’aggressore, abbattuto dai poliziotti nel cortile della prefettura, era un funzionario amministrativo della direction du renseignement de la préfecture de police (Drpp), ossia dei servizi di intelligence della prefettura parigina. L'assalitore, quarantacinquenne, è nato a Fort-de-France nel 1974 ed è leggermente sordo. Il bilancio, sempre secondo le informazioni del canale televisivo francese, è di cinque morti, compreso l’assalitore, e un ferito. Attorno alla sede della prefettura, situata a pochi passi dalla cattedrale di Notre-Dame, è stato subito allestito un pesante dispositivo di sicurezza, la fermata metro Cité è stata chiusa al pubblico, così come le strade adiacenti. Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, e il primo ministro, Edouard Philippe, si sono subito precipitati alla prefettura dopo i fatti. Il sito di 20minutes, attraverso una fonte vicina al dossier, ha potuto ricostruisce il percorso dell’aggressore: in uno degli edifici della prefettura, l’individuo ha prima attaccato una poliziotta col coltello, poi ha sceso le scale e ha aggredito un’altra poliziotta che ha incrociato. In seguito, si è diretto verso il cortile della prefettura, dove è stato neutralizzato dai poliziotti. “Ho sentito uno sparo, ed erano circa le 12.30. Attorno a me, c’erano soltanto dei poliziotti. Immediatamente, hanno tutti tirato fuori la loro arma. Ero molto sorpreso dal fatto di sentire degli spari in un posto dove non dovrebbero certo sentirsi. Ho subito pensato a un suicidio, perché ce ne sono molti in questo momento. Poi, pochi istanti dopo, ho visto dei poliziotti in lacrime. Mi sono detto che era successo qualcosa di grave. I poliziotti erano presi dal panico, correvano da tutte la parti”, ha raccontato un testimone che si trovava nel cortile della prefettura al Parisien. 

 

Secondo fonti concordanti contattate dall’Afp, gli inquirenti privilegerebbero attualmente la pista di un “conflitto interno”, piuttosto che la pista terroristica. Loïc Travers, segretario nell’Ile-de-France del sindacato di polizia Alliance, ha dichiarato ai giornalisti raccolti davanti al commissariato che l’aggressore aveva vent’anni di esperienza alla prefettura di polizia e non era mai stato oggetto di segnalazioni. “Parigi piange i suoi cittadini questo pomeriggio, dopo il terribile attacco avvenuto alla prefettura di polizia. Il bilancio è pesante, diversi poliziotti hanno perso la vita. In mio nome e in quello dei parigini, i miei primi pensieri vanno alle famiglie delle vittime e ai loro parenti”, ha twittato la sindaca di Parigi Anne Hidalgo

 

 

 

Proprio ieri, si è svolta a Parigi la “Marche de la colère”, la manifestazione dei poliziotti per denunciare il loro malessere, tra carichi di lavoro esasperanti e avversione della popolazione. Un malessere che dall’inizio del 2019 ha concausato 52 suicidi.

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