Virginia Raggi (foto LaPresse)

Per Virginia Raggi è il giorno del giudizio

Redazione

Oggi la sentenza per il caso Marra. Cosa rischia il sindaco, cosa rischia Roma e il Movimento 5 Stelle 

C'è attesa per la sentenza che, oggi, deciderà il destino giudiziario, e politico, di Virginia Raggi. Il sindaco è imputata per falso ideologico in atto pubblico in relazione alla nomina di Renato Marra (fratello del suo ex braccio destro Raffaele) alla Direzione Turismo del Campidoglio. Il pm ha chiesto per lei 10 mesi. Luigi Di Maio, parlando dell'eventuale condanna e della possibilità che, subito dopo, Raggi venga espulsa dal M5s, è stato piuttosto netto: “Per quanto riguarda il sindaco di Roma, io non conosco l'esito del processo ma il nostro codice di comportamento parla chiaro e lo conoscete”.

 

Insomma, nessuno sconto. Il Movimento è pronto a espellere Raggi e a negarle l'uso del simbolo. Non è detto che le chiederà di dimettersi, ma di sicuro marcherà le distanze dal sindaco. Anche perché quella di Virginia appare sempre di più come una parabola discendente. Come dimostra anche la manifestazione dello scorso 27 ottobre in piazza del Campidoglio

 

 

Insomma, il giorno del giudizio è arrivato. Anche se sarebbe meglio dire “i giorni” visto che domani i cittadini romani sono chiamati a votare per il referendum consultivo su Atac. E chissà che dalla Capitale (e da Torino dove sempre oggi è prevista la manifestazione della “piazza del sì” contro le politiche di Chiara Appendino e della sua giunta a Cinque Stelle) non possa partire un movimento in grado di opporsi alla deriva populista dell'Italia.