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Le sorti del Pd e l'incontro tra Xi e Kim. Le notizie del giorno in breve

Redazione

Tutto quello che è successo martedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni 

DALL'ITALIA

   

L’aumento dell’Iva si può evitare con la legge di bilancio del 2019, dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, spiegando che “non c’è assolutamente bisogno di fare un provvedimento d’urgenza”, come invece aveva prospettato il leader del M5s Luigi Di Maio. Padoan ha aggiunto che l’incertezza politica in Italia potrebbe essere “potenzialmente in grado di frenare la diffusa partenza degli investimenti”.


Silvio Berlusconi nega l’appoggio esterno a un governo formato da Lega e M5s, si apprende da una nota di Forza Italia diffusa in serata, dopo gli inviti rivolti al leader azzurro da parte della Lega per “far nascere un governo politico” tra Carroccio e M5s.


Luigi Di Maio ripropone il voto a giugno, dicendo che ha “intenzione di chiedere un decreto ad hoc per modificare un parametro sul voto degli italiani all’estero” e accorciare i tempi per il ritorno alle urne.


“Sono arbitro, ma i giocatori mi aiutino”, dice Sergio Mattarella ricevendo le squadre finaliste della Coppa Italia, Juventus e Milan. “Un arbitro può condurre bene la partita se ha un certo aiuto di correttezza dai giocatori”, precisa il capo dello stato.


Fissata al 19 maggio l’assemblea del Pd, chiamata a esprimersi sulle dimissioni di Matteo Renzi. L’ex segretario conferma di non voler correre alle primarie e lancia Paolo Gentiloni come candidato premier alle prossime elezioni.


Borsa di Milano. Ftse-Mib -1,64 per cento. Differenziale Btp-Bund a 130,80 punti. L’euro chiude in calo a 1,18 sul dollaro.

   

DAL MONDO

  

Si è concluso l’incontro tra Xi Jinping e Kim Jong-un in Cina, a Dalian, nella parte orientale del paese. La visita a sorpresa è durata due giorni ed è la seconda negli ultimi due mesi. Durante il vertice i leader hanno discusso di denuclearizzazione e delle sanzioni economiche alle quali è soggetta Pyongyang.


Nikol Pashinyan è stato eletto premier dal Parlamento armeno con 59 voti a favore e 42 contrari. Il neopremier ha promesso riforme anti corruzione e una nuova legge elettorale che porti a elezioni anticipate.


Dmitri Medvedev è di nuovo primo ministro russo. La Duma ha approvato la sua candidatura, proposta lunedì dal presidente Vladimir Putin.


Il Parlamento ungherese si è insediato e ha conferito la nomina di primo ministro a Viktor Orbán, eletto in aprile. I partiti d’opposizione hanno organizzato delle proteste.


Macri chiede una nuova linea di credito all’Fmi. In una settimana il peso argentino ha raggiunto di nuovo i minimi nonostante tre rialzi dei tassi.


Si è dimesso Eric T. Schneiderman, il procuratore generale di New York, accusato di violenza sessuale da quattro donne. Aveva seguito le cause contro Harvey Weinstein.


Comcast fa una controfferta per Fox e punta a pagare 60 miliardi di dollari per strappare a Disney gli asset mediatici della società di Rupert Murdoch.