(foto LaPresse)

L'Europa va avanti con la legge sul gun control

Maria Sole Sanasi D'Arpe

Mentre l'intelligence perde pezzi, in Parlamento sta per sbarcare una proposta per limitare la diffusione delle armi

Il Comitato dei rappresentati permanenti (Coreper) dell'Unione europea ha confermato, a nome del Consiglio, l’intesa raggiunta con il Parlamento europeo per irrigidire le norme sull’acquisto delle armi da fuoco. L’accordo, relativo alla proposta di direttiva per il controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi – che rivede e completa l’attuale direttiva 91/477/CEE – inizia a prendere forma, dopo un anno dall’inizio dei negoziati. “Abbiamo lavorato duramente su un accordo ambizioso, che riduce il rischio di sparatorie nelle scuole, nei campeggi estivi o di attacchi terroristici con armi da fuoco possedute legalmente", ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, riguardo al progetto che avrà come oggetto in particolare le armi da collezione, da caccia e sportive.

La stretta sulle norme, il cui fine dovrebbe essere quello di ridurre "i rischi per la pubblica sicurezza e l’incolumità", sarà incentrata su una maggiore tracciabilità delle armi, sul divieto dell’uso civile delle armi da fuoco semiautomatiche, sull'introduzione di norme più severe riguardo la detenzione per i privati cittadini e, infine, su un incremento delle informazioni pertinenti tra stati membri. "La legislazione europea vigente in materia di armi da fuoco è in vigore dal 1991; in seguito ai numerosi attentati terroristici in Europa, è diventato ancora più urgente superare le carenze della legislazione esistente", ha dichiarato Robert Kaliňák, ministro dell’interno slovacco e presidente del Consiglio europeo. "L'accordo prevede controlli più severi che contribuiranno a impedire l’acquisto di armi da fuoco da parte di organizzazioni terroristiche e criminali”.

Secondo il Comitato dei rappresentanti permanenti, l’uso delle armi da fuoco non è legato soltanto agli attacchi terroristici. Negli ultimi dieci in Europa sono stati commessi 10.000 omicidi con armi da fuoco, che sono soltanto una piccola parte delle 300.000 morti sul suolo americano, dove le leggi sul "gun control" sono da anni sotto accusa per via dei frequenti omicidi di massa. Qualche giorno fa il New York Times ha pubblicato un editoriale nel quale dava conto dell'iniziativa europea e invitava il Congresso a dimostrare “lo stesso coraggio europeo” riflettendo su una iniziativa simile, definita “pubblica, meritevole e benefica”. L'Amministrazione di Barack Obama ha più volte annunciato delle leggi sul controllo delle armi che però hanno sempre avuto poco impatto tanto è vero che a dicembre nel 2016 la vendita di armi in California è stata la più alta di tutto il 2015.

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