L'uomo arrestato a Fiumicino con l'accusa di terrorismo e di affiliazione allo stato islamico - foto Ansa

Il blitz

Un terrorista dell'Isis è stato arrestato a Fiumicino. Piantedosi: "Efficace l'attività di prevenzione"

Redazione

Un uomo originario del Tagikistan è stato individuato dalla Digos all'aeroporto di Roma. Era atterrato questa mattina con un volo proveniente dai Paesi Bassi. Dal 7 ottobre sono state espulse 47 persone per motivi di sicurezza

Nella mattinata di oggi la polizia ha arrestato un uomo di 32 anni originario del Tagikistan spiegando che "risulta essere un membro attivo dell'organizzazione terroristica denominata Isis". L'uomo, latitante da tempo, era sottoposto a un mandato di arresto internazionale per essersi arruolato nelle fila dello Stato islamico ed essere andato in Siria a combattere nel 2014. Si chiama Ilkhomi Sayrakhmonzoda e secondo quanto riporta la polizia, nel corso di questi dieci anni aveva assunto numerose identità, con diverse nazionalità, date di nascita e nomi.
 

Un escamotage che gli ha permesso di prendere un aereo da Eindhoven, nei Paesi Bassi, e poter atterrare direttamente all'aeroporto di Fiumicino di Roma, dove è stato arrestato in mattinata. Da quello che risulta agli investigatori, era la prima volta che il 32 enne entrava nel nostro paese e non sembra confermata l'ipotesi che si trovasse a Roma di passaggio. Gli agenti ora, anche attraverso l'analisi del telefonino, puntano a capire quale fosse la sua meta in Italia e quali i suoi eventuali contatti da incontrare.
 

"L'arresto di un cittadino del Tagikistan avvenuto oggi grazie all'attività della polizia rappresenta un risultato molto importante, il frutto dell'efficace attività di prevenzione svolta dai nostri apparati sul territorio nazionale per contrastare la minaccia terroristica", ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "Questo arresto conferma la proficua cooperazione con le forze di polizia di altri paesi – continua il ministro –. Con i nostri partner internazionali, infatti, esiste una costante condivisione sia del patrimonio informativo sia delle strategie operative per fronteggiare efficacemente i profili di rischio".
 

L’operazione, svolta dalla Digos capitolina con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il contributo della Polizia di Frontiera di Fiumicino, rientra in un più ampio scenario di attività preventive a largo raggio realizzate dalla Polizia di Stato e dalla Digos di Roma, anche in relazione allo stato di allerta internazionale dopo lo scoppio della guerra in medio oriente. "Il fermo di questo criminale è avvenuto in seguito a un'indagine complicata e molto laboriosa, portata avanti nel corso degli ultimi mesi grazie alla competenza degli agenti italiani nell'ambito del terrorismo internazionale", ha dichiarato il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese, congratulandosi con gli agenti per l'operazione riuscita.
 

L'arresto di oggi si aggiunge ad altri due avvenuti l'11 marzo scorso all'Aquila e si inserisce nelle operazioni che le forze dell'ordine stanno svolgendo per sventare eventuali attacchi terroristici o azioni intimidatorie. Dopo il 7 ottobre e gli attentati di Bruxelles e Mosca, anche l'Italia ha alzato l'allerta per la sicurezza pubblica, svolgendo operazioni che hanno permesso di espellere dal nostro paese 47 persone in sei mesi potenzialmente pericolose per l'incolumità dei cittadini. 

 

 

Di più su questi argomenti: