la decisione

Sarà l'Aquila la capitale italiana della cultura 2026

Redazione

A 15 anni dal terremoto l'annuncio del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Festeggia il sindaco Biondi, ma il Pd attacca: "Solo un caso l'assegnazione poco dopo le elezioni abruzzesi? Il ministro ha usato il titolo a fini elettorali"

L'Aquila è stata proclamata capitale italiana della cultura 2026. L'annuncio lo ha dato questa mattina il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il capoluogo abruzzese, che conserva ancora le cicatrici del terremoto del 2009, era in competizione con altre nove città: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, e l'unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). La giuria era presieduta dal direttore dell'AdnKronos Davide Maria Desario e ne facevano parte Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi e Isabella Valente. L'Aquila riceverà 1 milione di euro dal ministero della Cultura per attuare il programma di capitale italiana 2026.

 

 

Soddisfatto il sindaco del capluogo abruzzese Pierluigi Biondi: "L'Aquila si avvia a celebrare i 15 anni del terremoto. Un evento che ci ha colpito non solo come istituzioni, ma come cittadini. Questa vitttoria non sarà un risarcimento ma rappresenta un elemento attorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità. 

 

 

Su X è arrivato anche il commento della ministra del Turismo Daniela Santanchè: "Si tratta di una grande opportunità per il territorio e per tutto l'Abruzzo. Un titolo che darà alla città la possibilità di mostrarsi al mondo e raccontare, oltre alle sue bellezze, la sua tenacia e la capacità di sapersi rialzare di fronte alle difficoltà".

 

Ma l'assegnazione al capoluogo abruzzese ha generato anche alcune polemiche. A insinuare dubbi sul metodo che ha portato alla scelta dell'Aquila è Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini (altra città in concorso) e parlamentare del Pd. "A pensar male si fa peccato ma, come dice l'adagio, spesso si indovina. O forse è solo un caso che, a pochi giorni, dalle elezioni regionali in Abruzzo il titolo sia stato conferito proprio a L'Aquila?", scrive in una nota prima di aggiungere: "Negli ultimi mesi Fdi, con la complicità del ministro Sangiuliano, ha usato il titolo di capitale della cultura per finalità elettorali. Negli ultimi giorni, poi, alcuni autorevoli esponenti del partito e di amministrazioni legate al ministero della cultura, dal Maxxi a Ales, hanno organizzato dei momenti di approfondimento proprio sul tema. Tutte casualità? Non ci crediamo, chiederemo in Parlamento di fare luce sulle modalità con cui il ministero della Cultura sta gestendo l'attribuzione di importanti riconoscimenti culturali che, peraltro, generano significativi investimenti pubblici. Oggi è la volta de L'Aquila - a cui facciamo comunque i nostri complimenti - ma solo un mese fa, in un incontro politico a Reggio Calabria, il sottosegretario Durigon anticipava la proclamazione di Taurianova a capitale del libro a selezione ancora in corso. Al Collegio romano c'è un grande problema su cui il governo dovrà riferire".