Faenza, foto Ansa

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In Emilia Romagna è ancora allerta rossa. Più di 15 mila gli sfollati

Aumenta il bilancio dei morti. Bonaccini: "Le 14 vittime sono l'unica cosa che non possiamo restituire alle loro famiglie, il resto lo ricostruiremo". Martedì il Cdm

Ancora una giornata di allerta rossa per molte zone dell'Emilia Romagna, dove da quattro giorni si fanno i conti con allagamenti e fango. Cresce il bilancio delle vittime: con il corpo senza vita di un uomo di 83 anni ritrovato a Faenza, sale a 14 il numero delle persone morte per l'alluvione.  "Le 14 vittime sono l'unica cosa che non possiamo restituire alle loro famiglie, il resto lo ricostruiremo", ha detto il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ieri ha parlato di danni alla regione per "qualche miliardo di euro". 

Il tema sarà al centro del prossimo Consiglio dei ministri convocato per la mattina di martedì 23 maggio, al termine del quale Bonaccini incontrerà la premier Giorgia Meloni. "Oltre alla rimodulazione dell'ordinanza di Protezione civile, che aveva già dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza, con l'estensione del perimetro della relativa area, all'ordine del giorno ci sarà un decreto-legge con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo", spiega Palazzo Chigi in una nota. 

Intanto sui territori si contano i danni, mentre continuano le operazioni per rendere agibili le strade e ripulirle dal fango. Oltre ai numerosi volontari, su tutta la regione sono al lavoro 1.097 vigili del fuoco, di cui 637 giunti in rinforzo da altre regioni. Ravenna e Forlì sono le zone più colpite, dove permangono le maggiori criticità. Tra i mezzi impiegati per le operazioni ci sono anche 25 sommozzatori. Nel complesso in questi quattro giorni gli interventi effettuati finora sono 2.175. 

L'altro fronte è quello della collocazione degli sfollati, mentre in alcune città come Ravenna continuano le evacuazioni. Secondo i dati diffusi dalla regione più di 15.000 persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell'alluvione e 8.000 hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai comuni, tra scuole, palazzetti e palestre. Le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). 

Anche per domani è confermata l'allerta rossa per criticità idraulica su alcune zone, tra bassa collina, pianura e costa romagnola, pianura bolognese; per criticità idrogeologica su alta collina romagnola e collina bolognese. 

 

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