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Da Parenzo alla brigata ebraica: il fascismo che conta non è solo quello del passato

Claudio Cerasa

Un gruppo di teppistelli fascisti ha provato a far sentire al giornalista di La7 lo stesso affetto che altri teppistelli fascisti hanno provato a far sentire il 25 aprile alla brigata ebraica. I monologhi antifascisti dovrebbero partire da qui

A La7, a Roma, un gruppo di teppistelli fascisti ha provato a far sentire a David Parenzo lo stesso affetto che altri teppistelli fascisti hanno provato a far sentire il 25 aprile alla brigata ebraica. Sarebbe bello ascoltare un monologo di Scurati su un tema che a un antifascista dovrebbe stare a cuore: i nuovi confini dell’antisemitismo globale. Il fascismo che conta non è solo quello del passato.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.