(foto Wikipedia)

Loretta e l'Europa Monty Python

Maurizio Crippa

Circola un documento della Commissione europea che invita a non usare più i nomi cristiani "Maria" o "Giovanni", ma preferirne altri come "Malika"  e "Julio". Oggi censurano i Monty Python perché avevano già capito tutto

Era il 30 e un po’ dopo Cristo, era il 1979 dopo Cristo. Ma avevano già capito tutto, senza aspettare questi altri quarant’anni dementi. E’ il 1979 e i confusi rivoluzionari del Fronte Popolare di Giudea stanno seduti sui sassi. Finché Sam dice: “Voglio essere donna. E d’ora in poi voglio che mi chiamate Loretta. E’ un mio diritto di uomo”. Una compagna obietta: “Ma perché vuoi essere chiamato Loretta, Sam?”. “Voglio avere del bambini”. “Tu non puoi avere dei bambini!”. “Non mi opprimere”. Giusto: “Combatteremo gli oppressori per il tuo diritto ad avere bambini,  fratello… ehm… sorello… Loretta”. Era Brian di Nazareth dei Monty Python. E adesso, 2021, capiamo meglio perché li stanno selvaggiamente censurando. Ora che giunge notizia di un decalogo “equality” della Commissione europea, in cui c’è persino la raccomandazione di non usare nomi cristiani come “Maria” e “Giovanni” ma di preferirne altri come “Malika” e “Julio” (che forse non appartengono a nessuna cultura). Avevano già capito: l’Europa esiste per poterci chiamare tutti Loretta. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"