Foto dal profilo Instagram di Fedez

Cicciobelli per tutti

Maurizio Crippa

Burioni se la prende con Giochi Preziosi che con la nuova bambola a pallini banalizza le malattie gravi. Per la febbre social di Fedez e Chiara Ferragni invece non c'è nessun vaccino 

In questo mondo di bambole gonfiabili, in cui pure l’infanzia è divenuta una malattia da curare, che esista davvero, ed esiste davvero, un Cicciobello Morbillino con tanti puntini rossi sul faccino e sulle braccia forse non è la più catastrofica delle notizie. La ditta Giochi Preziosi l’ha messo in commercio, completo di un kit di salviettine e cerotti e l’istruzione pedagogica: “Aiutalo da brava mammina a guarire da questa fastidiosa bua strofinando la salvietta e utilizzando la cremina. Come per magia, i puntini scompariranno”. Di questi tempi antivaccinisti, la cosa però può risultare diseducativa.

Così il prode Roberto Burioni è partito lancia in resta: “Attendiamo il Cicciobello Linfomino e pure quello Meningitino. Mi chiedo chi siano questi geni che banalizzano malattie gravi senza rispetto per i malati e per i loro familiari. E pensare che me la prendo con gli antivaccinisti”. Forse esagera un po’, la magia fa parte da sempre del pensiero dei bambini. ma oggi, più che le bambole a pallini sarebbero da curare i genitori su Instagram. Ad esempio Fedez ha pubblicato sul noto social alcune storie per difendersi, con la bella Chiara, dall’accusa di aver condiviso troppe foto del figlio Leone Lucia: “I criteri per valutare la capacità di fare i genitori non dovrebbero basarsi sulle foto social. Stiamo condividendo il momento più bello della nostra vita, come farebbe qualsiasi famiglia figlia della nostra generazione”. Praticamente è come il mitico Dibba. Solo che lì, caro @RobertoBurioni, non c’è vaccino che tenga.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"