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Dio è al dente

Maurizio Crippa

I cartelloni pastafariani, le bestemmie e Barilla

Siccome viene Pasqua e poi Pasquetta, e se magna se magna e se magna, val la pena informare di un’iniziativa che da qualche giorno tiene banco sul web, che come sentenziò Enrico Mentana è webete. Pare sia un’iniziativa della chiesa Pastafariana, gli adoratori del Prodigioso Spaghetto Volante. A Roma, in zona San Lorenzo, sono apparsi cartelloni con scritto “Dioscotto”, che taroccano il riconoscibile package della Barilla. Pare sia una campagna per l’abolizione del reato di bestemmia. Al che, non è escluso che Guido Barilla chieda scusa pure a loro, e si iscriva alla religione parodistica nata in Oregon. Ma non è questo l’importante. Più divertente, siamo pur sempre in zona goliardia (ma non ditelo ai pastafariani, non hanno il senso dell’umorismo e si incazzano) è che la congregazione guidata in Italia dalla Pappessa Scialatiella Piccante I – ma perché non farla vicepresidente della Camera, una così? – davvero creda che serva combattere per una cosa che in Italia è più destituita di trasgressività che manco gli spaghetti mare & monti. Provassero in Arabia. Ad ogni buon conto, dovendo scegliere una religione che faccia davvero divertire, mi convertirei tutta la vita ai rastafiariani, che adorano Gesù, Hailé Selassié e la più nota erba. E buona Pasqua anche a Bob Marley, che se la canta e se la suona da lassù.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"