Padre Isaac Achi è stato ucciso, bruciato vivo, nella casa parrocchiale della chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo a Kafin-Koro, in Nigeria. Un altro religioso, padre Collins Chimuanya Omeh, è stato ferito mentre tentava di scappare. E’ l’ennesimo nome iscritto nel martirologio dei nostri tempi, e ancora una volta è la Nigeria a segnalarsi come terra dove essere cristiani, oggi, può costare la vita. “A nome della Chiesa in Italia, esprimo le condoglianze al popolo e alla Chiesa nigeriani, assicurando preghiere per padre Achi, il cui sacrificio è un’ennesima testimonianza, fino al martirio, del prezioso servizio che uomini e donne guidati dal Vangelo rendono alla propria gente”, ha scritto in una nota il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi. Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) ricordava nel suo Rapporto che in un anno e mezzo, dal gennaio 2021 al giugno 2022, oltre 7.600 cristiani sono stati uccisi e più di 5.200 sequestrati. Nel 2021 si sono registrati più di 400 attacchi a chiese e istituzioni cristiane. Sempre secondo quanto documentato da Acs, la Nigeria detiene nel 2022 il numero più alto di sacerdoti assassinati (quattro), di rapimenti (28) di religiose rapite (sette).
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE