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Bandiera Bianca

Se la vittimizzazione secondaria vale anche per gli uomini

Antonio Gurrado

Per evitare di essere accusato a torto di aver violentato una donna basta fare sesso solo all'interno di una relazione monogama, dice l'autrice britannica Caitlin Moran. Bel progresso il femminismo

Caitlin Moran, autrice intelligente e ironica che venderebbe anche se non fosse femminista, viene intervistata da Time sulla spinosa questione delle false accuse di stupro. Come regolarsi? Come prevenirle? Secondo lei, la cosa più sicura è che gli uomini facciano sesso solo all’interno di una stabile relazione monogama, così da non rischiare di venire falsamente accusati da qualcuno di cui non possono fidarsi appieno. Bel progresso il femminismo, se serve a dire che gli uomini devono comportarsi come una damigella vittoriana, altrimenti se la sono andata a cercare. Cara grazia che non abbia raccomandato come metodo infallibile l’astinenza assoluta vita natural durante.

È inoltre singolare che la Moran non abbia pensato che, se gli uomini venissero costretti ad avere solo stabili relazioni monogame, qualsiasi donna appena appena libertina sarebbe costretta a darsi al tribadismo; né le è venuto in mente che, magari, anche all’interno di una stabile relazione monogama può capitare che all’improvviso il maschietto scopra che non c’era da fidarsi della femminuccia. In definitiva, quindi, funzionerebbe così: se un uomo viene accusato a ragione di avere violentato una donna, è giustamente colpa sua perché è colpevole, e ci mancherebbe altro; se un uomo ne viene invece accusato a torto, è comunque colpa sua perché ha voluto correre il rischio andando a letto con qualcuna di cui non sapeva se fidarsi al cento per cento. Poi uno dice la vittimizzazione secondaria.

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