(foto Getty)

Bandiera Bianca

Ma cosa significa, esattamente, "fuori la guerra dalla storia"?

Antonio Gurrado

Se lo slogan coniato dalla partigiana Lidia Menapace avesse davvero voluto esortare all'eliminazione di ogni conflitto dall'orizzonte futuro oggi non festeggeremmo neanche la Liberazione

Ma lo slogan “Fuori la guerra dalla storia”, che fu coniato dalla partigiana Lidia Menapace e oggi è fatto proprio da Rifondazione Comunista, di preciso, alla lettera, cosa significa? Presumo di dover escludere che si tratti di rimuovere dalla narrazione del passato tutti gli eventi bellici, un po’ come quegli insegnanti trafelati che tagliano Vincenzo Monti dal programma di italiano. Anche perché, tolta la guerra dalla storia, temo resterebbe materiale sufficiente grossomodo per il distico immortale che Raymond Queneau incastonò nella “Piccola cosmogonia portatile”, ove scriveva: “la scimmia, senza sforzo, la scimmia si fe’ homo, / che fece un po’ più tardi la scissione dell’atòmo”. Forse lo slogan significa che bisogna eliminare ogni conflitto dal farsi progressivo dell’umanità? Così però giubileremmo anche la lotta di classe, e non so se a Rifondazione Comunista convenga. Può darsi dunque che lo slogan intenda esortare all’eliminazione immediata della guerra dall’orizzonte del futuro. Meno male allora che “fuori la guerra dalla storia” non l’abbia detto nessuno settant’anni fa. Altrimenti non la festeggeremmo mica, la Liberazione.

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