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Bandiera Bianca

La prof assente da scuola per vent'anni è finita sui giornali per il motivo sbagliato

Antonio Gurrado

La Cassazione ha destituito la docente, ma il punto non è il suo uso spregiudicato dei permessi quanto l'incompatibilità con l'insegnamento per un'attività "carente, imprecisa, casuale, improvvisata”

Per la serie dei casi che fanno notizia per il motivo sbagliato, ecco svettare quello della prof assenteista. La quale è finita sui giornali per avere accumulato vent’anni di assenze su ventiquattro di servizio, salvo venire destituita con sentenza della Cassazione per incompatibilità con l’insegnamento, comprovata da un’attività “carente, imprecisa, casuale, improvvisata”. Questo secondo aspetto ha destato più scalpore, poiché costituisce un’impresa, un record, forse un miracolo: fate un giro nelle scuole d’Italia e contate quanti dovrebbero essere licenziati per incompatibilità con l’insegnamento ma sono sempre, serenamente, in cattedra. La prof assenteista, tuttavia, mica si è resa irreperibile per vent’anni sparendo su un’isola deserta; macché, ha accumulato permessi per malattia, per infortunio sul lavoro, per maternità, per allattamento, per congedo parentale, per la legge 104, per corsi di aggiornamento, per attività di formazione, eccetera eccetera. Tutte giustificazioni previste dalla normativa, quantunque utilizzata in modo a dir poco spregiudicato. Insomma, i titoli sono andati alla Cassazione, che ha sancito che così non si può; ma la vera notizia l’ha fatta la prof, dimostrando che si poteva eccome.

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