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Bandiera bianca

Cosa accomuna Messi, Beyoncé e Musk? Le improbabili categorie del Time

Antonio Gurrado

La consueta lista delle personalità più influenti presenta un’interessante tassonomia nelle sottocategorie. Tra i "titani" si trovano i personaggi più disparati, uniti da una sola cosa: rendersi conto che qualsiasi cosa abbiano fatto, in realtà, non valeva la pena

La consueta lista delle cento personalità più influenti al mondo, stilata da Time, presenta un’interessante tassonomia nelle sottocategorie: icone, leader, artisti, innovatori, pionieri e titani. Un’icona è Carlo III, un leader è Joe Biden, un artista è Drew Barrymore, un innovatore è Natasha Lyonne, un pioniere è Mikaela Shifrrin; ma a catturare l’occhio sono i titani. A quanto pare è l’appartenenza a questa specie mitologica che accomuna Deborah Lipstadt e Beyoncé, Angela Bassett ed Elon Musk, Özlem Türeci e Leo Messi.

È singolare notare come il titanismo sia dunque un termine sotto cui possono incontrarsi una studiosa di Olocausto e la cantante di “Crazy in love”, la protagonista di “Wakanda forever” e il fumantino proprietario di Twitter, una leader della ricerca anti-Covid e il campione del mondo di calcio. Nella mitologia greca, i titani sono i sei figli del cielo e della terra, contro cui si ribellano, salvo subire la rivolta dei loro discendenti, gli dèi dell’Olimpo, che li sconfiggono precipitandoli negli inferi. Quindi ciò che davvero accomuna questi grandi personaggi così radicalmente diversi fra loro, mentre scorgono orgogliosi il proprio nome nella lista di Time, è rendersi conto che qualsiasi straordinaria cosa abbiano fatto, in realtà, non valeva la pena.

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