(Wikimedia Commons)

bandiera bianca

La prossima immagine profilo dei grillini su WhatsApp

Antonio Gurrado

A Beppe Grillo basta pubblicare la foto di una colla per scatenare una ridda esegetica. Forse per spiegare il M5s ci vorrebbe un altrettanto celebre barattolo

Ah che invidia per Beppe Grillo, il quale riesce a far notizia col solo cambiare l’immagine del profilo Whatsapp e senza dire una parola; mentre noialtri, molto meno elevati di lui, possiamo mettere in quel fatale tondino mazzi di fiori o ghepardi, maglie scudettate o primi piani di BoJack Horseman, sentenze sibilline o addirittura le nostre stesse facce senza che a nessuno, e giustamente, qualcosa ne caglia. Ma soprattutto ah che invidia per Beppe Grillo, al quale basta pubblicare una foto per scatenare una ridda esegetica: cosa mai significherà quel barattolo di Coccoina? Che i suoi sgherri in Parlamento sono attaccati alla poltrona? Che i ministri devono restare lì dove sono? Che bisogna ricomporre a forza cocci e frantumi? Chissà.

Il vantaggio di Beppe Grillo è che dice non parlando, garantendosi a posteriori sia l’aver detto sia il non aver detto, qualsiasi cosa accada. Mentre noi che scriviamo, mentre io che mi affanno a stendere su un quadernino a righe queste poche parole, che poi coscienziosamente ricopio a beneficio della redazione, sono invece condannato dall’espressione verbale a premettere e ad argomentare, a riflettere e a prendere posizione – quando invece sarebbe più facile e adeguato, onde commentare la sofisticata operazione politica messa in atto da Grillo e dai grillini suoi, pubblicare solo la foto di un altrettanto celebre barattolo cilindrico. La merda d’artista.

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