Foto di Ansa 

bandiera bianca

Sul caldo infernale la colpa è dell'uomo. E allora la glaciazione?

Antonio Gurrado

Le temperature da record e le domande su chi sia responsabile del cambiamenti climatici, a partire dal Trecento

Più storiografia contro la climatologia. Parlo della climatologia superstiziosa, non troppo dissimile dalla cartomanzia, che è talmente terrorizzata dall’insignificanza dell’uomo da attribuirgli con malcelato orgoglio misto a repressione penitenziale la responsabilità degli incontrollabili eventi di natura e della colonnina di mercurio che sale a trentasei, trentasette, trentotto, trentanove… A questa climatologia vorrei domandare: ma, se questo periodo caldo postmoderno è determinato dall’azione dell’uomo, allora era determinata dall’azione dell’uomo anche la piccola glaciazione che durò per secoli da metà Trecento? Era iniziata a causa dell’eccessiva costruzione di cattedrali? Il picco di abbassamento delle temperature in pieno Seicento era dovuto alla Guerra dei Trent’anni o all’incremento di rotte commerciali delle compagnie navali? Il ritorno alla normalità climatica a inizio Ottocento era conseguenza del Congresso di Vienna? Sono certo che ci sia una spiegazione talmente inoppugnabile da riuscire a convincere anche gli storici; purtroppo però al momento mi sfugge.

Di più su questi argomenti: