Bandiera bianca

"Un ber miracolo der...". Diario di due gatti sopravvissuti

Antonio Gurrado

Mentre settanta famiglie restavano senza casa a Milano, durante l'incendio che ha colpito il grattacielo, Kyra e Artù venivano estratti vivi. E c'è chi pensa sia un miracolo 

Buonasera, siamo Kyra e Artù. Siamo i due gattini milanesi estratti vivi dal grattacielo andato a fuoco domenica; non si sa come siamo riusciti a farcela ma, quando siamo riapparsi, la folla si è commossa, i pompieri sono stati osannati, si è gridato al miracolo.

 

A pensarci è davvero un miracolo che noi siamo scampati (del resto, abbiamo sette vite) mentre il palazzo bruciava per ore, settanta famiglie restavano senza casa, una nube di fumo aleggiava sulla città, il traffico in zona si bloccava, gli oggetti si squagliavano, anni e anni di investimenti e ricordi diventavano di un nero indistinto, il cane del dodicesimo piano moriva…

 

Per felicitarsi con noi, certi nostri lontani parenti, dei cinici micioni romani, ci hanno inviato un biglietto con un sonetto del Belli. Parla di tre amici, Taddeo, Pio e Leone, che vanno a spasso quando una tegola si stacca da un tetto e centra Taddeo in pieno. Pio e Leone urlano al miracolo e “Taddeo, allora, che ffasceva un sguazzo / de sangue, repricò ppe pparte sua: / Sì, è stato un ber miracolo der…” – e qui c’è una parola che noi gattini milanesi non diciamo.

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