Le natiche dei Lumi Un vecchio gagliardo in tutta la sua decadente nudità. Un neonato che si toglie il pannolone. “A poil, la maîtresse”, nuda anche la maestra, e via le mutande. Sono soltanto alcune delle rappresentazioni del libro-cult in Francia, “Tous à poil” (“Tutti nudi”) di Marc Daniau e Claire Franek. Il libro, pubblicato dalle Editions du Rouergue, è entrato anche nella cinquina di Amazon dei libri più venduti in Francia. Leggi I fantasmi del NouveObs - Zanon Brutta e senz’anima, la Francia raccontata da Alain de Benoist 18 FEB 2014
I pedofili dell’Onu Quella a Bamako, in Mali, doveva essere una grande spedizione umanitaria sotto l’egida dell’Onu. Ma nella città di Gao, nord-est del paese, i Caschi blu delle Nazioni Unite sono stati trovati a molestare bambini del posto. La denuncia è da settimane sul tavolo del segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, accanto a un’altra identica proveniente dalla missione Onu in Costa d’Avorio. Nella città di Toulépleau, i peacekeeper hanno abusato di bambine in cambio di cibo. 16 FEB 2014
Olanda, ciò che faceva Hitler ora lo fa lo stato “La legge sull’eutanasia in Olanda sta deragliando”. Non lo ha detto un cardinale dell’Aia o Utrecht, ma niente meno che il dottor Boudewijn Chabot, lo psichiatra che nel 1994 per primo fornì in Olanda un farmaco letale per il suicidio assistito a una sua paziente con problemi mentali. Riconosciuto colpevole, Chabot non è stato condannato dai giudici, che hanno invece ritenuto la sua azione “amorevole”, e sul suo caso è stata poi costruita la legge sull’eutanasia approvata nel 2001. 14 FEB 2014
Il Belgio lancia una nuova Aktion T4 contro i bambini handicappati Pauvre Belgique, povero Belgio, lamentava Charles Baudelaire. Il Belgio, il Belgio democratico, transnazionale e welferista, si appresta a diventare il primo paese a mettere a morte i bambini handicappati dalla fine della Seconda guerra mondiale. Politicamente non c’è mai stata partita per fermare la legge. La vogliono tutti. 13 FEB 2014
La moderna ghigliottina La sua prima azione risale all’11 novembre 1978. Siamo nella cattedrale di Notre-Dame de Paris. L’arcivescovo François Marty celebra la messa di fronte al presidente della Repubblica, Valéry Giscard d’Estaing, e al primo ministro, Raymond Barre. Il dottor Xavier Dor trova posto nella navata centrale. Subito dopo l’epistola, si alza e rivolto al presidente grida: “Giscard, abortista, assassino”. Da allora questo pediatra, oggi ottuagenario e mezzo cieco, tormenta la Francia dei lumi. 10 FEB 2014
“L’abuso sui fanciulli? E’ dell’Onu” “Rimozione degli stereotipi di genere dai libri di testo delle scuole cattoliche”. “Pianificazione familiare e salute riproduttiva, in modo da prevenire gravidanze indesiderate”. “Revisione della propria posizione sull’aborto che mette ovviamente a rischio la vita e la salute delle ragazze incinte”. “Accesso alla contraccezione così come all’informazione sessuale e riproduttiva”. Queste sono soltanto alcune delle numerose ingiunzioni ideologiche che la commissione dell’Onu per i Diritti dell’infanzia ha rivolto al Vaticano, accusato di collusione e di promozione della pedofilia nel clero. Leggi anche Attacco totalitario al libero credo - Editoriale Parsi vuole armonizzare chiesa e Onu 07 FEB 2014
“Che cos’è un pompino?”. Così funziona la (ri)educazione sessuale in Francia “Non insegniamo la teoria del genere, ma solo l’educazione alla parità e all’uguaglianza che fanno parte dei principi della République”, ribatte il ministro dell’Istruzione Vincent Peillon ai tanti critici del suo programma scolastico. Eppure dal racconto di una delle sue educatrici su un grande settimanale francese si direbbe che il suo ministero sia andato ben oltre i principi della République. “Il mio ruolo è quello di dare ai giovani un’educazione alla sessualità”. Si apre così il racconto di Christine Fenot sul Nouvel Observateur, mentre la Francia freme di proteste contro l’educazione di genere nelle scuole. Ferraresi Il declino dell’aborto in America non ha soltanto una spiegazione tecnica - Matzuzzi Gerarchie divise - Dell'Olio Gli aborti del dr. Brigham - L'editoriale La Manif pour Tous e le veline di Valls 04 FEB 2014
I fiori del male “Sei un ebreo?”, chiede Heinrich Himmler a un prigioniero durante una visita nel fronte orientale del 1941. “Sì”. “Entrambi i genitori sono ebrei?”. “Sì”, continua il ragazzo. “Hai antenati che non fossero ebrei?”. “No”. “Allora non posso aiutarti”. Il giovane viene fucilato sotto gli occhi del gerarca nazista. Questo era Heinrich Himmler. Di Hitler si dice che fosse “magnetico”. Di Göring che fosse un valoroso pilota. Di Goebbels che fosse un demagogo straordinario. 03 FEB 2014
Parla Pierre Manent “In Francia c’è una guerra civile, République contro cristianesimo” “Quella che chiamano laïcité è la formulazione giuridica di una guerra civile vinta da una parte e persa dall’altra. La Francia repubblicana ha soggiogato la Francia cattolica e la Francia cattolica lo ha accettato. Oggi viviamo il seguito di quella guerra civile”. Nessuno meglio di Pierre Manent, cofondatore della rivista Commentaire, animatore del Centre Raymond Aron in boulevard Raspail, autore di saggi chiave sul liberalismo, studioso versatile in grado di commentare il “De Officiis” di Cicerone o la “Teoria dei sentimenti morali” di Adam Smith, passando per la “Summa Theologiae” di Tommaso, può avere un punto di vista adeguato per analizzare quello che ormai appare come uno scisma nel liberalismo occidentale che risale alle due rivoluzioni fondatrici. Leggi anche Papà porta la gonna, rieducazione al gender nella école laïque - Alain de Benoist e Nicolas Gauthier I banali demoni del bene 31 GEN 2014
Papà porta la gonna, rieducazione al gender nella école laïque La Francia da sempre ama inculcare i propri valori. Uno dei preferiti è l’égalité. E’ stata approvata martedì dall’Assemblea nazionale la nuova legge di uguaglianza fra l’uomo e la donna. Un progetto ideologico votato all’unanimità, con soltanto 24 voti contrari e 359 a favore (socialisti e Ump assieme). C’è la la riforma del congedo parentale. Fino a oggi, la madre o il padre avevano diritto a sei mesi di congedo alla nascita del primo figlio. La nuova legge impone che il congedo possa essere prolungato di altri sei mesi, a condizioni che a beneficiarne sia l’altro genitore. 30 GEN 2014