“Au revoir, Paris”. Così gli ebrei francesi riparano in Israele A coordinare le partenze da Parigi c’era lui, Nathan Sharanski, che nel Gulag sovietico ha patito la persecuzione per far aprire la cortina di ferro agli ebrei che volevano andare a vivere in Israele. A Parigi Sharanski c’è andato in qualità di direttore dell’Agenzia Ebraica. “Non ricordo un numero così alto di persone interessate alla alyah dai tempi in cui ci si metteva in fila fuori dall’ambasciata israeliana a Mosca”, ha detto Sharanski dalla capitale francese, dove ha appena pattuito con le autorità l’esodo estivo di ottocento ebrei verso Israele. Giulio Meotti 06 AGO 2013
Strage per un figlio “fuori quota” Siamo nella cittadina di Dongxing, provincia sudorientale del Guangxi. E’ lì che si consuma la prima “strage del figlio unico”. Un padre di famiglia mercoledì ha ucciso due funzionari pubblici come atto di protesta contro la politica del figlio unico che aveva sancito come “fuori quota” il suo quarto figlio. La versione locale di Twitter, Weibo, in poche ore si riempie di commenti che esprimono solidarietà e stima per il padre, non per i funzionari che hanno perso la vita. “Fino a quando la politica del figlio unico opprimerà la gente, la gente deve ribellarsi”, scrive un utente. “Quante persone ancora saranno spinte a compiere un delitto a causa di questa terribile legge?”, si chiede un altro. Giulio Meotti 28 LUG 2013
Omofobia sinistra Era il 1934 quando Klaus Mann, il figlio dello scrittore Thomas che ebbe una vita signorilmente intensa e signorilmente angosciata, scrisse un pamphlet contro la persecuzione dei “pederasti”. Persecuzione degli omosessuali da parte della sinistra. Sì, perché se oggi negli stereotipi c’è l’omofobia di destra e l’omofilia di sinistra, un tempo, e non fu molto tempo fa, c’era l’omofobia di sinistra e l’omofilia di destra. Klaus Mann denuncia “l’avversione nei confronti di tutto quanto è omoerotismo che nella maggior parte degli ambienti antifascisti e in quasi tutti gli ambienti socialisti raggiunge un livello intenso. Non siamo molto lontani dall’arrivare a identificare l’omosessualità con il fascismo. Su questo non è più possibile tacere”. Giulio Meotti 22 LUG 2013
Le nuove streghe "Fanculo i senzatetto!”, sbotta la protagonista di un romanzo di Nick Hornby. Sufficiente a scatenare polemiche contro lo scrittore carino per antonomasia. Alla celebre signora della letteratura americana, Joyce Carol Oates, autrice di culto, voce fra le più significative della narrativa statunitense, abituata alle adulazioni del grande pubblico, è bastata l’allusione all’islam, senza neppure nominarlo, per incassare le peggiori accuse di razzismo. Commentando i casi di stupri al Cairo, la Oates ha scritto su Twitter: “Dove l’abuso sessuale e lo stupro è epidemico – Egitto – viene naturale domandarsi: qual è la religione dominante?”. Giulio Meotti 15 LUG 2013
Così la Francia combatterà la “transfobia” a colpi di delazioni “Projet de loi pour l’égalité entre les femmes et les hommes”. Si chiama così, progetto di legge per l’uguaglianza fra uomini e donne, l’ambizione di Najat Vallaud-Belkacem, ministro dei Diritti delle donne del governo socialista di François Hollande e portavoce del governo. Il disegno di legge che “mira a combattere le ineguaglianze di genere nella sfera privata, professionale e pubblica” ha tra le tante disposizioni previste ce n’è una che sta facendo discutere. Le autorità francesi obbligheranno i provider di Internet “a denunciare tutto ciò che su Internet ha un contenuto sessista o omofobo”. Si tratta dell’articolo 17 del progetto di legge, già ribattezzato “delazione per tutti”. Giulio Meotti 13 LUG 2013
Così nell’Europa dei diritti le leggi ingabbiano la fede in Dio Si tratta di una forma di vessazione “bianca”, legale, all’apparenza incruenta. “Ma non dovremo aspettare ancora a lungo prima che la parola per descrivere questo fenomeno diventi persecuzione”. Così si chiude il lungo saggio sulla secolarizzazione in Europa pubblicato dalla rivista americana First Things, madrina del cattolicesimo conservatore statunitense. “European faith made private”, il saggio a firma di Paul Coleman, passa in rassegna questo arcipelago europeo dell’intolleranza, volano di una rivoluzione del cristianesimo in occidente. Ovvero la sua “totale e fatale privatizzazione”. Giulio Meotti 11 LUG 2013
Disinformatia Il nome del generale romeno Ion Mihai Pacepa è legato a una delle più clamorose fughe all’ovest degli anni Settanta. Pacepa divenne il militare di più alto grado di un paese dell’ex blocco sovietico a essere fuggito negli Stati Uniti. Del regime di Nicolae Ceausescu sapeva tutto, dei suoi traffici d’armi in nome e per conto dei russi con Gheddafi fino alla fine degli anni Settanta per esempio, e di molte operazioni sovietiche “coperte” in tutto il mondo, visto che l’interfaccia di Bucarest col vertice del Kgb era proprio lui. Tra gli spioni del Patto di Varsavia passati all’occidente, Pacepa è stato il più alto in grado a fornire per anni alla Cia puntuali debriefing su come smantellare reti e operazioni dei suoi ex alleati. Giulio Meotti 08 LUG 2013
“Abbiamo vinto noi, forse troppo”. Parla Vattimo “Voi conservatori dovete accettare che non esiste alcuna legge naturale, ma soltanto il positivismo. E’ la legge di Hume: trarre una norma dal fatto è una contraddizione in termini”. Gianni Vattimo, classe 1936, teorico del “pensiero debole” e della “secolarizzazione del cristianesimo”, intellettuale apertamente omosessuale, commenta così col Foglio la sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti che ha aperto al matrimonio omosessuale. “La parola stessa ‘matrimonio’ non è naturale, ma una costruzione del diritto positivo. E’ stata la chiesa cattolica a renderlo sacro, con la storia di Gesù e delle nozze di Cana. In America il positivismo ha vinto e la Corte suprema ha stabilito nuovamente cosa sia ‘matrimonio’. Giulio Meotti 29 GIU 2013
Parte da Bayonne, rifugio di ebrei ed esuli, la rivolta dei sindaci contro le mariage. “Preferiamo il patibolo” Si fanno chiamare “sindaci-refusnik”, usando il termine in voga negli anni Ottanta per descrivere i dissidenti dell’impero sovietico che reclamavano libertà di coscienza. Sono i funzionari pubblici francesi che si rifiutano di celebrare le nozze gay nei loro municipi. Il cuore di questa strana resistenza francese “all’eguaglianza imposta per legge”, come la chiamano i sindaci oppositori, è a Bayonne, città-simbolo di libertà, per i baschi che scappavano dal franchismo e per gli ebrei in fuga dall’Inquisizione (la baionetta l’hanno inventata i fabbri locali). Giulio Meotti 28 GIU 2013
Berlusconi come Maria Antonietta “Che ipocriti: prima liberalizzano ogni condotta sessuale, prima riducono il sesso a una funzione corporale emancipata dalla moralità, prima rendono moralmente ineccepibile tutto ciò che gli adulti condividono in privato, poi condannano in tribunale un ex primo ministro per le sue cene”. Roger Scruton è uno che sfida sempre l’opinione pubblica ma difficilmente sostiene quella corrente (giorni fa sul New York Times ha tessuto l’elogio del pessimismo). Editoriale Il Cav. e il silenzio dei garantisti - Di Michele Cronache dal puttanesimo fogliante - Merlo Il Cav. è minaccioso ma non spacca, Letta gli porta l’Iva in dono Giulio Meotti 26 GIU 2013